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Letizia Riccio
Leggi i suoi articoliDue rassegne di capolavori del cinema, italiano e internazionale, prendono il via questo mese a Roma, ospitate da due importanti musei della capitale: il MaXXI e il Palazzo delle Esposizioni. Domenica 9 novembre 2025 all’Auditorium del MaXXI comincia «Il grande cinema italiano restaurato», mentre «Mash-Up Altman» inizia giovedì 20 nella Sala Cinema del Palaexpo; in entrambi i casi l’ingresso è gratuito.
La rassegna «Il grande cinema italiano restaurato» comprende cinque appuntamenti settimanali con altrettanti capolavori rimessi a nuovo dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Domenica 9 alle 11.30, il classico per eccellenza «La dolce vita» (1960) viene introdotto dall’intervento di Laura Delli Colli, segretaria nazionale del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani ed ex presidente della Festa del Cinema di Roma. Sul film iconico di Federico Fellini, il regista Martin Scorsese in un’intervista a «la Repubblica» dichiarò: «A mio giudizio esistono i film prima de “La dolce vita” e i film dopo “La dolce vita”: ha rotto l’unità delle regole della narrazione grazie alla sua audacia, ha mostrato che sullo schermo si poteva essere onesti. Non si era mai vista un’opera di tale intensità morale, intelligenza, maturità. Ha cambiato la storia».
Sabato 15 novembre, il ciclo prosegue con «Pasqualino Settebellezze» (1975) di Lina Wertmüller presentato dalla presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, Gabriella Buontempo, e dal regista e sceneggiatore Valerio Ruiz. Il restauro del film (che all’epoca ricevette una candidatura ai Golden Globes e quattro candidature all’Oscar) è stato realizzato dalla Cineteca Nazionale a partire dai negativi originali 35mm e dalla colonna sonora messi a disposizione da RTI. Domenica 16 novembre è la volta di «Processo alla città» (1952) di Luigi Zampa, pellicola che racconta la corruzione e le collusioni tra politica e criminalità nella Napoli del dopoguerra, il cui restauro è stato curato dalla Cineteca Nazionale con Gaumont e con la collaborazione dell’Associazione di Giuristi Napoletani «Astrea. Sentimenti di giustizia».
Sabato 29 novembre il regista e sceneggiatore Giorgio Treves introdurrà «Gruppo di famiglia in un interno» (1974) di Luchino Visconti, dramma che esplora il conflitto tra generazioni e la decadenza della borghesia. Il restauro del film è stato realizzato nel 2019 da Cineteca Nazionale a partire dal negativo originale 35mm e dal negativo sonoro ottico forniti da Minerva Pictures Group. La rassegna termina domenica 30 con »La notte di San Lorenzo» (1982) di Paolo e Vittorio Taviani, con un intervento di Roberto Perpignani, storico montatore dei due fratelli registi. La pellicola, sulla quale sono intevenuti Cineteca Nazionale e l’Istituto Luce-Cinecittà, ha vinto il premio come miglior restauro alla Mostra del Cinema di Venezia 2018.
Un fotogramma di «La notte di San Lorenzo» (1982) di Paolo e Vittorio Taviani. Fotogrammi © Archivio Fotografico Cineteca Nazionale - CSC
La rassegna «Mash-Up Altman» inizia, invece, il 20 novembre 2025 a Palazzo delle Esposizioni per concludersi il 21 dicembre: ventisei film fra i più rappresentativi della cinematografia di Robert Altman (Kansas City, 1925-Los Angeles, 2006), vengono proiettati per celebrare i cento anni dalla nascita del regista. Si comincia con «M*a*s*h*» (1970), con protagonisti Donald Sutherland ed Elliott Gould; il film, Palma d’oro al Festival di Cannes, diede per la prima volta rinomanza internazionale ad Altman. Il ciclo prosegue con titoli come «I protagonisti» (1992), «Nashville» (1975), «America oggi» (1993, tratto da nove racconti e una poesia dello scrittore Raymond Carver), «Gosford Park» (2001; Oscar alla sceneggiatura di Julian Fellowes, autore di «Downton Abbey»), o ancora l’ultima pellicola girata, testamento spirituale di Altman, «Radio America» (2006).
A cura di Marco Berti e Francesca Pappalardo, la rassegna è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo con Cineteca Lucana, Cineteca Milano, Fondazione Cineteca di Bologna, Lucky Red, Mplc, Park Circus.
I protagonisti di «M*a*s*h*» (19to) di Robert Altman
Un fotogramma di «Nashville» (1975) di Robert Altman
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