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Gianfranco Ferroni
Leggi i suoi articoliUna convenzione tra il Comune di Civitavecchia e la Direzione Regionale Musei Nazionali del Lazio del Ministero della Cultura per gestire e valorizzare il complesso monumentale delle Terme Taurine, definito come «uno dei siti archeologici più prestigiosi e identitari del territorio». L’accordo, siglato la scorsa settimana, prevede la concessione in uso gratuito dell’area, di proprietà comunale, alla Direzione Regionale Musei Nazionali del Lazio che ne curerà la manutenzione, la gestione e le attività di valorizzazione, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Obiettivo: restituire piena centralità a un luogo simbolo della storia civitavecchiese, potenziandone la fruizione pubblica, la tutela e l’integrazione nei percorsi turistico-culturali della città. Per il direttore della Direzione Regionale Musei Nazionali del Lazio, Elisabetta Scungio, «l’accordo con il Comune per la concessione d’uso dell’area adiacente al complesso delle Terme Taurine rappresenta un passo significativo nella missione che la Direzione porta avanti su tutto il territorio regionale: valorizzare e rendere pienamente fruibile il patrimonio culturale statale, attraverso una gestione integrata e condivisa con le istituzioni locali. Il nostro obiettivo è creare una rete di musei e luoghi della cultura che dialoghino tra loro, promuovendone la conoscenza, la partecipazione attiva dei cittadini e garantendone la massima accessibilità. Il passo successivo per la valorizzazione dell’Area archeologica delle Terme Taurine sarà l’avvio di una manifestazione di interesse pubblico per la costituzione di un Partenariato con Enti del terzo settore, al fine di garantire la fruizione pubblica qualificata del complesso monumentale». E il direttore dell’Area Archeologica delle Terme Taurine, Lara Anniboletti, dichiara che «le Terme Taurine, insieme al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, sono le radici storiche e culturali della città. La straordinaria monumentalità dell’architettura romana, ancora oggi imponente e suggestiva, merita di essere pienamente valorizzata all’interno di un percorso integrato di promozione culturale».
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