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Michela Moro
Leggi i suoi articoliMissive dall’aria esotica che partivano dall’Italia con il solo indirizzo «Fratelli Rocca, Odessa», o spediti da Genova «per Sua Eccellenza il Duca Cardinale, Napoli» con francobolli preziosi andranno all’incanto il 22 gennaio nella prima asta di Filatelia di Art-Rite, che inaugura così un nuovo dipartimento.
L’asta è la prima di un progetto legato alla Filatelia che vede la partecipazione di Art-Kredit, il servizio di art-lending di Kruso Kapital, società proprietaria di Art-Rite che opera nell’ambito del credito su pegno e che fa capo al Gruppo Banca Sistema.
I 257 lotti sono parte della vastissima e prestigiosa «Collezione Cuneo», appartenente all’omonima famiglia, in cui la filatelia è una passione tramandata da generazioni. Giorgio Cuneo, giovane esponente della famiglia, racconta: «Non è una vendita per dismettere un asset, anzi, ma per crearne uno finora escluso dalle operazioni finanziarie. Infatti la Filatelia non è mai stata inclusa negli Art Credit con cui tutte le banche operano, così come orologi o opere d’arte. La Filatelia offre di suo un benchmark che altri asset non hanno: tutte le valutazioni sono incluse in cataloghi filatelici di riferimento, in Italia abbiamo il Catalogo Sassone, che riportano il valore di ogni pezzo, uguale dovunque nel mondo. Quindi è molto più facile calcolare valori e rivalutazioni, senza doversi appoggiare a esperti. Sono valori aggiornati con la possibilità di calcolare il rendimento annuale, aspetto che li rende appetibili e meno volatili di altri. Anche se questa vendita rappresenta solo una minima parte della nostra collezione, darà prestigio ai francobolli all’interno del mercato finanziario».
«Siamo felici di inaugurare il nuovo dipartimento di Filatelia, in collaborazione con Auction Gallery di Firenze, con una collezione così importante, afferma Attilio Meoli, AD di Art-Rite, proseguendo nella nostra strategia di ampliamento, con l’obiettivo di servire nel modo più completo possibile il mondo del collezionismo». Il mondo della filatelia si unisce così a quello della finanza, con pezzi altamente evocativi perché, come ricorda Luca Gazzi, AD di Auction Gallery «mentre fino a circa 30-40 anni fa si tendeva a rimuovere o ritagliare il francobollo dalla sua busta, negli ultimi anni i francobolli affrancati hanno riscontrato un grande interesse da parte dei collezionisti».
La «Collezione Cuneo» è incentrata sul XIX secolo, con un significativo riferimento al Regno di Sardegna; uno dei periodi più interessanti per l’Italia è infatti quello compreso tra il 1850, quando grazie al Regno del Lombardo Veneto fu introdotta la prima serie di francobolli nel nostro paese, e il 1874 circa. Alcuni dei lotti offerti hanno prezzi decisamente ragguardevoli, come l’unico esemplare, dei tre noti in condizioni perfette, in una particolare gradazione di arancio dell’80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma del 1859, una grande rarità degli Antichi Stati, valutato 600-750mila euro. Il solo francobollo emesso durante nel periodo di Luogotenenza a Napoli di Garibaldi, Trinacria 1/2 tornese, il più raro francobollo a livello internazionale degli Antichi Stati ha una stima di 120-150mila euro.
Anche il listino con il 10 centesimi frazionato diagonale per assolvere la tassazione, presenta l’unico caso noto di frazionamento di questo valore usato nel periodo del Governo Provvisorio delle Marche stimato 150-190mila euro. Per il Regno d’Italia la gran parte di plico telato per la Germania presenta la più alta affrancatura nota dell’800 italiano e una delle più alte al mondo, con stima 70-90mila euro. Non mancano significativi oggetti di altri settori come, ad esempio, le 10 Dracme di Cefalonia e Itaca con soprastampa singola obliqua, uno dei tre esemplari conosciuti, con stima di 45-60mila euro, e i fogli di Repubblica del 0,62 centesimi Festival Olimpico della Gioventù con i colori di stampa mancanti, stimati 30-38mila euro.

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