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Presentazione di CaixaForum Málaga in presenza del presidente della Fundació la Caixa Isidro Fainé e il sindaco di Malaga Francisco de la Torre. Foto: Daniel Perez

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Presentazione di CaixaForum Málaga in presenza del presidente della Fundació la Caixa Isidro Fainé e il sindaco di Malaga Francisco de la Torre. Foto: Daniel Perez

Continua a crescere il «sistema» La Caixa

La sempre più potente fondazione catalana aprirà due nuovi centri d’arte, uno a Malaga e l’altro a Barcellona

Roberta Bosco

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La Fundació La Caixa ha annunciato l’apertura di quello che sarà il suo decimo centro d’arte e cultura della penisola. I lavori di costruzione del nuovo CaixaForum Málaga inizieranno nel corso del 2024 e si prevede che il centro possa aprire alla fine del 2026. Il progetto degli architetti Felipe Pich-Aguilera e Teresa Batlle si caratterizza per la sua integrazione nel paesaggio con la volontà di generare un impatto positivo nell’ambiente.

L’edificio aspira a stabilire un dialogo urbano e ambientale, tra la ragione e l’emozione, la cui massima espressione si trova sul tetto del centro, una struttura unica che ricorda la forma organica di una goccia d’acqua e funge da protettore climatico dello spazio sottostante. L’investimento per costruire e adeguare l’edificio di 9.400 metri quadrati è stimato in 30 milioni di euro, mentre un budget annuale di 5 milioni di euro coprirà i costi di manutenzione e garantirà la programmazione di sei mostre per ogni anno, accompagnate da circa 1.500 attività per pubblici di tutte le età.

CaixaForum Málaga si sommerà così ai centri già funzionanti di Madrid, Barcellona, Siviglia, Saragozza, Palma, Girona, Lerida, Tarragona e Valencia e al Museo della Scienza CosmoCaixa di Barcellona che nel 2023 ha battuto il record di visitatori con 1,2 milioni, il 54,71% in più rispetto all’anno precedente. I 9 CaixaForum sono stati visitati da circa 7 milioni di persone. Dopo CosmoCaixa, il secondo centro che ha ricevuto più visitatori è stato CaixaForum Valencia, con 899.339 ingressi.

Ancora più rilevante e inaspettata è stata la notizia dell’apertura a Barcellona di una specie di spin-off del centro artistico, che si è trasformato nel marchio di fabbrica delle attività culturali promosse da La Caixa, la principale banca di origine catalana. Si tratta di ArtStudio CaixaForum, che occuperà un magazzino industriale di 10mila metri quadrati a L’Hospitalet de Llobregat, località della cintura, proprio alle porte di Barcellona.

Il centro, che prevede un investimento di 12 milioni di euro, accoglierà la Collezione d’Arte Contemporanea della Fondazione, la più importante raccolta d’arte contemporanea privata della Spagna e una delle maggiori in Europa, composta da 1.069 opere di 445 artisti e sempre in crescita. Si prevede che la riqualificazione dell’edificio inizierà a metà del 2024 e che il centro sarà operativo nel 2026.

ArtStudio Caixaforum aspira a essere un think tank che consenta l’incontro di professionisti dell’arte, della cultura e del pensiero di ambito nazionale ed internazionale per lo studio e la diffusione delle opere sia sul piano dei contenuti che su quello della conservazione scientifica del patrimonio contemporaneo. Il progetto, pioniere in Spagna, s’inserisce nella tendenza europea segnata da grandi istituzioni museali, che hanno costruito spazi per le loro collezioni, dando loro un valore che va ben oltre le funzioni di conservazione.

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Un render del futuro CaixaForum Málaga

Roberta Bosco, 07 marzo 2024 | © Riproduzione riservata

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