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Ilaria Bonacossa. Foto Anna Positano

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Ilaria Bonacossa. Foto Anna Positano

Controtempo Artissima | Ilaria Bonacossa

Interviste-quiz a personalità che frequentano la fiera di arte contemporanea

Nicolas Ballario

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La prossima edizione di Artissima si svolgerà dal 5 al 7 novembre 2021 (opening: 4 novembre) a Torino, sotto la guida di Ilaria Bonacossa. Unica fiera italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea, Artissima si distingue nel panorama fieristico internazionale per la sua identità sperimentale, innovativa e sofisticata e per la proposta espositiva di alto livello.

La fiera 2021 si presenta con una formula nuova, composta da 4 sezioni presentate nel padiglione fieristico (Main Section, Dialogue/Monologue, New Entries, Art Spaces & Editions) e da 3 sezioni curate (Present Future, Back to the Future, Disegni) ospitate sia virtualmente sulla piattaforma digitale Artissima XYZ, sia fisicamente in uno spazio collettivo nel padiglione fieristico.

Ad attraversare simbolicamente le sezioni ci sarà un nuovo tema: il CONTROTEMPO, termine nato in ambito musicale e qui eletto a metafora della capacità dell’arte di battere sugli accenti deboli, trasformandoli in punti di forza e creando un contrasto con la voce dominante. L’arte in fondo ha sempre agito in un ‘controtempo emotivo e formale’ grazie a intuizioni capaci di anticipare il futuro cambiando le traiettorie di visione della realtà, scalzando i paradigmi e aprendo a interpretazioni e prospettive imprevedibili eppure imprescindibili.

Il Giornale dell’Arte ha deciso di creare un piccolo «quiz» per chi la Fiera la frequenta. Una serie di interviste a personalità dei più svariati ambiti che ci hanno accompagnato fino a oggi. Manca pochissimo all’apertura delle porte e l’ultima intervista non poteva che essere fatta a chi questo tema l’ha scelto, la direttrice Ilaria Bonacossa.

La tua bio in 10 parole
Curatrice, ippomamma determinata e allegra, europeista, moglie, manager, discendente di un matriarcato, direttrice di Artissima ma non necessariamente in quest’ordine.

In fiera da solo o accompagnato?
Da quando dirigo Artissima con il team tutto al femminile della fiera. Nei quattordici anni precedenti, da sola e concentrata durante l’opening. Con amici, marito e figlie nel fine settimana.

Quella volta all’Oval…
La prima volta ad Artissima non si scorda mai! È stata in stand con Claudio Guenzani, il mio primo lavoro. Tutto era così affascinante e frizzante. Mi ricordo gli emergenti Marcello Maloberti e Gianni Caravaggio al piano ammezzato del padiglione di Torino Esposizioni.

Perché Torino è il posto giusto? 
Perché è contemporanea nelle sue contraddizioni tra passato sabaudo e mondo industriale. Perché è la culla dell’Arte Povera e la prima città italiana ad aver creduto nell’arte contemporanea. È la città dei musei, delle fondazioni d’arte e di artisti come Giovanni Anselmo, per me insuperabile!

Il miglior posto a Torino per il dopo fiera?
La casa di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo che apre le porte al gotha internazionale dell’arte da vent’anni! E poi da  Combo, la creative lounge di Artissima 2021.

La personalità dell’arte che ammiri di più… 
I grandi galleristi che hanno scritto la storia dell’arte. Lisa e Tucci Russo che sanno lavorare con i grandi artisti senza farsi fagocitare dalle logiche di mercato. Lia Rumma che celebra quest’anno i 50 anni dall’apertura della galleria, una figura geniale e forte capace di andare controcorrente.

L’opera dei tuoi sogni?
Ogni anno mi innamoro di nuovi lavori. Intanto ho già prenotato una delle nuove Alfabeto Treccani! Un sogno nel cassetto è una foto astratta con i pigmenti di Wolfgang Tillmans.

L’arte è controtempo perché…
Per la sua capacità di stupirci e spiazzarci anticipando i tempi.

Speciale Artissima 2021
 

Ilaria Bonacossa. Foto Anna Positano

Nicolas Ballario, 02 novembre 2021 | © Riproduzione riservata

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