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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliPiazzale Roma, punto di approdo a Venezia delle macchine, dei bus e prossimamente anche del tram, quale epicentro dell’architettura contemporanea. Peccato che non piaccia a nessuno, fatte le debite eccezioni, compresa quella del sindaco Luigi Brugnaro.
L’ultima pietra dello scandalo è il secondo edificio dell’hotel Santa Chiara, un cubo bianco, d’impronta minimalista, che mal s’accorda con il primo, un classico palazzo del Cinquecento. L'ha progettato l’architetto genovese Maurizio Varatta, allievo di Renzo Piano, avendo come punto di riferimento, specie per quanto riguarda l’uso dei materiali, il ponte di Calatrava, ai piedi del quale si trova l’edificio. Un progetto che certo ha tenuto conto delle indicazioni dell’allora soprintendente Renata Codello, sulla quale si sono appuntate le feroci critiche di Gian Antonio Stella e, soprattutto, di Vittorio Sgarbi. Quest'ultimo sta pensando a una serie d’interventi per occultare l’orrore: dal ricoprire l’immobile d’edera al sommergerlo di dipinti o, quanto meno, a sparargli contro dei filmati. Su Facebook circolano una serie di divertenti parodie con rendering di palazzi storici, in primis quello Ducale, contaminati dai marmi usati per l’edificio in questione. Tra parentesi è lunga la storia di questo raddoppio e su questo defatigante itinerario ha intenzione di vederci chiaro Ilaria Buitoni Borletti, sottosegretario al Ministero dei Beni culturali.
Non è solo questo intervento a suscitare perplessità. A inizio estate nel mezzo del piazzale è stata installata la pensilina del tram: un parallelepipedo di colore scuro dal forte impatto ambientale, frontale al garage disegnato da Eugenio Miozzi negli anni Quaranta. Anche questo solennemente bocciato dall’opinione pubblica (la vox populi l'ha ribattezzato «il matitone»), ma coerente con l’altro edificio che si trova all’angolo della piazza, il nuovoTribunale di Sorveglianza firmato da C+S Architects (Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini), edificio quanto mai impermeabile all’esterno, ma che nel 2012 ha ottenuto la Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana quale migliore costruzione dell’anno.
Insomma le ragioni degli architetti sembrano essere sempre più divergenti rispetto al buon senso comune. E tanto più difficili da conciliare in un centro storico come Venezia.

Il «matitone» di Venezia

Il «matitone» di Venezia

La pensilina dei tram in piazzale Roma. Sullo sfondo, il garage progettato da Eugenio Miozzi negli anni Quaranta

Il «cubo» visto dal ponte di Calatrava

L'hotel Santa Chiara di Venezia con il nuovo blocco

Il «cubo» progettato dall’architetto genovese Maurizio Varatta, allievo di Renzo Piano
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