Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Nicoletta Biglietti
Leggi i suoi articoliA un anno dall’apertura, la Fondazione Giorgio Griffa a Torino lancia la sua nuova stagione con «D1-D5», mostra bipersonale che mette in dialogo due artisti di mondi e generazioni diverse: Giorgio Griffa, icona della pittura minimalista italiana, e il britannico Simon Starling, noto per le sue installazioni concettuali. Il titolo, «D1-D5» si riferisce ai cinque dialoghi che strutturano il percorso espositivo. Alcuni dialoghi nascono da progetti condivisi e collaborazioni dirette, altri si sviluppano grazie a sorprendenti affinità formali e concettuali. L’idea della mostra affonda le radici in un incontro avvenuto nel 2017 tra Griffa e Starling. In quell’anno i due artisti hanno realizzato tre opere a quattro mani: Griffa dipingeva le carte che Starling completava con scritte ottenute da una speciale stampante inkjet. Un gesto «semplice», quasi minimale, che ha dato inizio a un dialogo duraturo fatto di corrispondenze, simmetrie e contrasti. Un flusso creativo che ancora oggi alimenta il loro scambio artistico. Ad accompagnare le opere, una selezione di testi scritti dagli stessi Griffa e Starling arricchisce la narrazione, offrendo uno sguardo diretto sul loro processo creativo e sulle dinamiche che animano il dialogo tra i due artisti.
TORINO. Fondazione Giorgio Griffa, via Oropa 28, gio 15-19, fondazionegiorgiogriffa.org, «Giorgio Griffa e Simon Starling. D1-D5» fino al al 22 gennaio 2026
Altri articoli dell'autore
Una rete fittissima di eventi animano la città dal 2 al 7 dicembre 2025, con progetti dedicati ad artisti emergenti, gallerie internazionali e installazioni immersive
Ritorna sul mercato dopo decenni il «Censimento di Betlemme» del Giovane Brueghel, ispirato al padre Pieter Bruegel il Vecchio. L’opera, rara e conservata in collezione privata per quasi quarant’anni, sarà proposta da Sotheby’s Londra il 3 dicembre 2025 con stima tra i 3 e 5 milioni di sterline
Riemerge dopo 125 anni «The Flute Player» di Gerrit Dou, capolavoro del fijnschilder olandese conservato per generazioni a Elton Hall. L’opera, stimata 2-3 milioni di sterline, guiderà la vendita degli Old Masters di Christie’s a Londra. Un ritorno che riaccende l’interesse critico e di mercato per uno dei pittori più raffinati del Seicento
Cresciuto nello Utah, Alma Allen è lo scultore autodidatta scelto per rappresentare gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia 2026: dalla sua pratica autonoma emerge un’arte che trasforma la materia



