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Daria Berro
Leggi i suoi articoli«Alla luce delle conclusioni dell’indagine amministrativa e della situazione del Musée du Louvre, è stata affidata a Philippe Jost, presidente dell’ente pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris, la missione di proporre le misure e gli sviluppi necessari per rispondere alle difficoltà individuate e rafforzare i punti di forza del più grande museo del mondo»: con un sintetico comunicato, il Ministero della Cultura francese guidato da Rachida Dati ha annunciato la nomina di una figura che avrà il difficile compito di rimettere ordine nell’organizzazione e nell’immagine del museo parigino, il più visitato al mondo, negli ultimi mesi finito più volte sulle pagine di cronaca per malfunzionamenti, falle clamorose nella sicurezza, furti (tra tutti, quello del 19 ottobre dei gioielli della corona, non ancora recuperati), allagamenti o, ancora, l’impietoso rapporto della Corte dei Conti, pubblicato a novembre, che accusa la direzione del Louvre di aver «favorito operazioni visibili e attraenti» a scapito della sicurezza.
È notizia di oggi, poi, la volontà dei dipendenti di scioperare per protesta contro le condizioni lavorative e salariali, il taglio dell’organico e il trattamento riservato al pubblico, a fronte di una crescita continua dei visitatori (8,9 milioni nel 2024). Secondo i sindacati Cgt e Cfdt quasi 400 membri del personale (su un totale di circa 2.200 dipendenti) hanno votato «all’unanimità» per uno «sciopero rinnovabile». Su uno striscione che il personale ha srotolato stamani avanti alla Pyramide di Pei si leggeva «Il Louvre lotta per condizioni di lavoro dignitose, salari più alti e più personale, contro lo stato di degrado del palazzo e il progetto Lnr»(ovvero il Louvre Nouvelle Renaissance, il progetto di ristrutturazione annunciato all'inizio dell'anno dal presidente Emmanuel Macron). Il museo oggi è rimasto sbarrato, domani sarà il giorno di riposo settimanale e si prevede che le agitazioni sindacali riprenderanno mercoledì.
La nomina di Jost, ingegnere 65enne con una carriera lavorativa svolta prevalentemente nel settore della Difesa, era stata comunicata da Dati al Senato il 12 dicembre, nel corso di una seduta convocata per la discussione della legge di bilancio. Il comunicato ministeriale specifica che Jost svolgerà l’incarico a gennaio e febbraio 2026 «insieme alla presidente-direttrice del Louvre, Laurence des Cars, e in stretta collaborazione con il personale del museo e la direzione generale del patrimonio e dell'architettura del Ministero della Cultura». La missione di Jost al Louvre si svolgerà in parallelo alla sua attività di presidente di Rebâtir Notre-Dame de Paris, l’ente costituito all’indomani dell'incendio dell’aprile 2019 per ricostruire la cattedrale parigina, riaperta nei tempi previsti a dicembre 2024, e il funzionario dovrà presentare le sue prime raccomandazioni alla fine di febbraio 2026.
Quanto a Laurence des Cars, la Commissione Cultura del Senato incaricata di fare luce sul furto di ottobre la riascolterà mercoledì 17 dicembre, dopo una prima audizione il 22 ottobre, quando la direttrice-presidente essere stata chiamata a spiegarsi una prima volta sulle disfunzioni del museo. Allora si era difesa spiegando di aver lanciato più volte l’allarme sulla mancanza di mezzi. Ma la nomina di Jost, da più parti, è stata vista come una «messa sotto tutela» della numero uno del Louvre.
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