Monica Trigona
Leggi i suoi articoliVenerdì scorso, 31 gennaio, si è conclusa la dispersione della collezione personale di Karl Lagerfeld con una vendita online di Sotheby’s. Il risultato è stato a dir poco sorprendente, con un introito che ha superato 1,1 milioni di euro e tutti i lotti andati venduti (di questi il 94% ha superato la stima massima). Pierre Mothes, Vice-Presidente Sotheby’s Paris ha dichiarato: «Ancora una volta, la risposta del pubblico ha dimostrato che la magia di Karl Lagerfeld è ancora viva. Una selezione curata ha reso un tributo più intimo a questo visionario e ipermnesico. Gli acquirenti hanno avuto l’opportunità di riscoprire il suo studio creativo, insieme agli archivi di Karl, meticolosamente conservati, e gli album con le sue ispirazioni».
Lo stilista Karl Otto Lagerfeld (Amburgo, 1933-Neuilly-Sur-Seine, 2019), nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con varie case di moda, da Fendi a Chanel, oltre ad aver firmato una sua linea. Terzo figlio, dopo le sorelle Theodora Dorothea e Martha Christiane di Otto Christian Lagerfeld ed Elisabeth Bahlmann, era di origini molto agiate. La famiglia di suo padre era infatti proprietaria di una banca d’affari svedese. La madre era figlia di Heinrich Maria Karl Bahlmann, politico e membro del Partito di Centro Tedesco. Emigrato a Parigi a metà degli anni Cinquanta, aveva vinto un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana e gli fu assegnato un posto da Pierre Balmain. Da allora il suo estro creativo e il suo grande talento l’hanno portato a raggiungere posizioni di grande prestigio all'interno di brand del lusso.
L’entusiasmo globale per l’eredità di questa icona della moda ha spinto il risultato finale a quasi dieci volte la stima massima. Disegni, schizzi, oggetti personali e capi d’abbigliamento hanno stimolato la curiosità di chi desiderava esplorare il gusto eclettico e personalissimo del couturier. Tra i lotti più importanti passati di mano si segnalano La «Victoire de Gianni», una tecnica mista su carta nera, che reca la parola dipinta «Love» ed è firmata «Karl». La stima era compresa tra 500 e 800 euro ma è stata venduta per 60mila euro, 75 volte la sua stima massima! Sorte simile è toccata a un altro piccolo lavoro su carta, «Paganisme et Christianisme», che con la medesima stima dell’altro, ha raggiunto la cifra di 33.600 euro (42 volte la sua stima massima). Un'altro lavoro su carta, il lotto 161, «Bal de la Rose cubaine», ispirato al Bal de la Rose organizzato ogni marzo dalla Société des bains de mer a Montecarlo, è stato venduto per 24mila euro (60 volte la sua stima massima).
La vendita proponeva anche oggetti da lavoro per veri estimatori di Lagerfeld. In particolare, il lotto 153 comprendeva campioni, disegni, foto, in una scatola di vimini. Gli oggetti sono stati ceduti a 26.400 euro (33 volte la stima massima).

Comme des Garçons, Lotto di tre pezzi: Un cappotto lungo patchwork, una giacca blu patchwork e un blazer nero, aggiudicato per 7.800 euro, quasi 4 volte la stima massima. Cortesia di Sotheby’s
La vendita offriva anche una selezione emblematica del «Karl’s Look», noto per il suo stile caratteristico, minimal ma con un tocco eccentrico. Tra i pezzi più interessanti spiccavano un cappotto lungo patchwork, una giacca blu patchwork e un blazer nero aggiudicati per 7.800 euro, quasi 4 volte la stima massima. Un paio di guanti senza dita di Chanel e una muffola Causse per la mano sinistra hanno raggiunto invece la cifra di 5.760 euro (quasi 20 volte la stima massima). Si segnalano pure gli stivali in pelle di coccodrillo marrone metallizzato, venduti per 5.040 euro (16 volte la stima massima). Karl Lagerfeld era un vero cultore della ricercatezza e oggetti rari adornavano gli spazi privati delle sue case. Si pensi che il lotto 29, un set di 24 piatti di porcellana di Meissen, XX secolo, modello di Henry van de Velde, è stato venduto per 102.000 euro, superando di oltre 127 volte la sua stima più alta! Che dire? Personaggi come Lagerfeld sono semplicemente incarnazioni moderne di re Mida...
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