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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliTokyo. Sono cinquantasette le opere, quasi tutte appartenenti alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che dal 13 luglio fino al 10 ottobre saranno esposte al National Art Center Tokyo per poi spostarsi al National Museum of Art di Osaka (dal 22 ottobre al 15 gennaio 2017). Intitolata «Venetian Renaissance: Paintings from the Gallerie dell’Accademia», la mostra è una delle iniziative previste dall'accordo siglato due anni fa dalla precedente direttrice delle Gallerie, Giovanna Damiani, in occasione dei 150 anni del Trattato di Amicizia e Commercio tra Italia e Giappone (1866). Le opere sono state selezionate dall’attuale direttrice delle Gallerie dell'Accademia Paola Marini in collaborazione con Sergio Marinelli, docente a Ca' Foscari mirando a evidenziare il carattere di straordinaria unicità della pittura veneziana.
Si tratta di dipinti dei maggiori maestri veneti quali Bellini («Madonna dei cherubini rossi»), Veronese, Carpaccio («Venere allo specchio»), Jacopo Tintoretto, Tiziano («Madonna col Bambino (Madonna Albertini)»), attinti sia dalla collezione permanente sia dai depositi. A questi si aggiungono tre opere dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro e l’«Annunciazione» di Tiziano dalla chiesa di San Salvador, forse il dipinto più prestigioso nonché tra i più delicati.

Giovanni Bellini, «Madonna dei cherubini rossi», Venezia, Gallerie dell'Accademia
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