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La copertina del volume

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Finalmente il Catalogo generale dei dipinti di Carlo Mattioli. Anche su chiavetta

Stefano Luppi

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Parma. Se ne parla dal 1999 e ora il volume è pronto, è arrivato in libreria il catalogo generale dei dipinti di Carlo Mattioli (Modena, 8 maggio 1911 – Parma, 12 luglio 1994). La pubblicazione si deve alla famiglia che negli anni scorsi ha anche aperto la casa museo dell'artista, nello studio del centro di Parma dove Mattioli lavorò fino alla fine dei suoi giorni.
La nipote Anna Zaniboni Mattioli, da bambina uno dei soggetti preferiti dal nonno, ieri (mercoledì 14 dicembre) ha presentato il nuovo volume, edito da Franco Maria Ricci, alla Biblioteca Palatina di Parma insieme agli autori Marzio Dall’Acqua, Vittorio Sgarbi e Marco Vallora che nel tempo hanno molto scritto dell’artista insieme a Roberto Tassi, Luigi Carluccio, Cesare Garboli, Giorgio Soavi e numerosi altri critici e storici.
Introduce Anna Zaniboni Mattioli: «Mattioli in vita non ha voluto fare un catalogo generale dei dipinti, con 2.700 opere solo per quanto riguarda l’olio su tela, gli pareva di evocare la fine mettendo ordine nel magma. Era chiaro che il problema toccava a mia madre e a me che abbiamo dovuto mettere ordine a un archivio caotico di carte e foto».

Marzio Dall’Acqua ha tracciato un profilo in parte inedito dell’artista ricordando ad esempio i rapporti giovanili di Mattioli con Milano e con l’architettura, oltre che ai suoi tentativi durante la seconda guerra mondiale di salvare patrimonio artistico insieme al soprintendente Armando Carlo Quintavalle. Marco Vallora: «Ricordo, da giovane, come davanti ai mugugni di Mattioli fosse molto complesso esprimere la meraviglia di certe opere. La sua era facondia dell’opera e non della parola. Ora occorrerebbe ragionare meglio sulle sculture di Mattioli, straordinarie come quelle di Melotti. E indagare anche lavori che fece a meno di 20 anni come l’arredamento, di gusto un po’ littorio, cui diede vita per un appartamento del prefetto di Parma. Nei disegni si vede un gusto che anticipa Ricci e Fornasetti».

Infine Vittorio Sgarbi ha messo in luce, in un intervento al solito scoppiettante, i rapporti tra Mattioli, Franco Maria Ricci, Attilio Bertolucci, Stendhal, Balthus. Del volume esistono due versioni: Carlo Mattioli. Catalogo generale dei dipinti con inclusa chiavetta usb che contiene la schedatura di tutte le opere su tela e tavola (costa 85 euro e si può prenotare presso l’Archivio Carlo Mattioli, 0521.231076 e info@carlomattioli.it).
La seconda versione con solo il volume di Franco Maria Ricci a 70 euro (232 pp., 127 ill. a colori, testi di Enzo Bianchi, Vittorio Sgarbi, Marco Vallora e Marzio Dall’Acqua).
A fine maggio 2017 su Mattioli sarà organizzata una mostra al Labirinto della Masone di Fontanellato e alla Biblioteca Palatina di Parma.

La copertina del volume

Stefano Luppi, 15 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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