Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliLa principale fiera francese dedicata all’arte e all’antiquariato cambia volto e nome. FAB Paris diventa Fine Arts Paris, segnando una nuova fase della sua storia. La scelta, che riprende il nome di uno dei due enti fondatori della manifestazione (Fine Arts Paris, appunto), segna anche l’abbandono definitivo del riferimento alla “Biennale”, a conferma di una trasformazione ormai compiuta. La fiera è oggi un appuntamento annuale stabile, radicato nel calendario culturale parigino e ospitato ogni settembre al Grand Palais. Sede di prestigio dove si tengono alcune delle più importanti manifestazioni cittadine.
Il rebranding arriva in un momento di passaggio anche alla guida della fiera, con la nomina del gallerista Xavier Eeckhout come nuovo presidente, succedendo a Louis de Bayser, che ha diretto l’evento sin dalla sua fondazione e continuerà a sostenerlo come membro del consiglio di amministrazione. «Vorrei ringraziare il mio amico Louis de Bayser e il consiglio per la fiducia che hanno riposto in me», ha dichiarato Eeckhout. «Insieme continueremo a far crescere Fine Arts Paris, mantenendo professionalità e collegialità come cardini del nostro lavoro. La nostra ambizione è rendere la fiera un appuntamento imprescindibile per mercanti e collezionisti di tutto il mondo, rafforzando il ruolo di Parigi nel mercato internazionale dell’arte».
La quinta edizione di Fine Arts Paris si terrà dal 19 al 23 settembre 2026 al Grand Palais, con il Musée du Grand Siècle come ospite d’onore. L’istituzione, che aprirà nello storico Domaine de Saint-Cloud a ovest della capitale, sarà il primo museo al mondo interamente dedicato al XVII secolo. La sua collezione, composta da disegni, dipinti e oggetti provenienti dalla donazione di Pierre Rosenberg, già direttore del Louvre, celebra l’arte del collezionismo e la ricchezza culturale di un secolo chiave per la storia francese.
Xavier Eeckhout
Fondata nel 2022 dalla fusione di La Biennale des Antiquaires e Fine Arts Paris, la fiera rappresenta oggi l’unico evento multidisciplinare del suo genere in Francia. Forte di un’eredità lunga settant’anni, coniuga la tradizione dell’eccellenza antiquaria con un approccio contemporaneo, capace di dialogare con le nuove tendenze del mercato dell’arte. Dopo le prime edizioni al Carrousel du Louvre e al Grand Palais Éphémère, la fiera ha trovato nel Grand Palais restaurato la sua sede definitiva a partire dal 2024. Fine Arts Paris è organizzata dall’Agence d’Événements Culturels (AEC), lo stesso team che cura il Salon du Dessin e che in passato ha gestito Paris Tableau e le edizioni di Fine Arts Paris al Palais Brongniart.
Figura di spicco nel mondo delle sculture animali del primo Novecento, Xavier Eeckhout ha aperto nel 2018 la sua galleria nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, dopo un decennio trascorso nel quartiere di Drouot. Tra i maestri rappresentati figurano Pompon, Bugatti, Sandoz, insieme ad Artus, Le Bourgeois, Lémar, Petersen, Guyot e Godchaux — di quest’ultimo Eeckhout ha co-firmato il catalogo ragionato nel 2021. Nel 2023 ha riportato all’attenzione del pubblico le scultrici animali dimenticate degli anni ’30, con la mostra e il volume Sculptrices, diventati riferimenti per il settore. Presenza regolare a TEFAF Maastricht e alle principali fiere internazionali, Eeckhout è membro del Comité Professionnel des Galeries d’Art (CPGA), del Syndicat Français des Experts Professionnels (SFEP) e della Camera Reale degli Antiquari Belgi.
Con un nuovo nome, una nuova guida e la solidità di un’identità ormai consolidata, Fine Arts Paris partecipa attivamente al consolidamento di Parigi come punto di riferimento assoluto nel mondo dell'arte europea e non solo.
Altri articoli dell'autore
Il percorso comincia con la luminosità classica di Jean Achille Benouville, che osserva Villa Medici come si guarda una promessa
In occasione della Milano Drawing Week il duo artistico apre al pubblico, nella Cittadella degli Archivi, il proprio archivio di opere su carta
14 mostre, 80 artisti, 76 eventi, una mostra mercato, tre residenze, dieci atelier aperti e ventiquattro workshop
La nuova sede della maison è stata teatro di una doppia vendita che ha superato le previsioni e fissato il risultato più alto mai registrato dalla casa d'aste in un’unica sessione



