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Monograff, Residenza d’Arte, Murale Cantina 7 Colli, Moncalvo

Chiara Ferrando

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Monograff, Residenza d’Arte, Murale Cantina 7 Colli, Moncalvo

Chiara Ferrando

Germinale fa fiorire l’arte nel mese di settembre

In dodici Comuni del basso Monferrato la prima edizione di un festival annuale organizzato dalla Quasi Fondazione Carlo Gloria APS con ventitré artisti, sedici sedi espositive, tre residenze e un progetto in permanenza

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Jenny Dogliani

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Dodici Comuni, ventitré artisti e sedici sedi espositive. Sono i numeri con cui debutta il Germinale - Monferrato Art Fest, la nuova rassegna diffusa di arte contemporanea che si svolgerà con cadenza annuale tra borghi, colline chiese sconsacrate, castelli e vari altri luoghi del basso Monferrato, il cui paesaggio vitivinicolo è patrimonio Unesco insieme a quello di alto Monferrato, Langhe e Roero. La prima edizione debutta da venerdì 6 a domenica 29 settembre, organizzata dalla Quasi Fondazione Carlo Gloria APS (quartier generale dell’evento a Rinco di Montiglio), curata da Francesca Canfora, ideatrice del progetto insieme a Carlo Gloria, Emiliano Rossi e Giovanni Bressano, e realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e di Alexala e con il sostegno dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Il titolo, Germinale, riprende il nome del settimo mese del calendario repubblicano della rivoluzione francese, il Germinale, appunto, che cadeva tra marzo e aprile, all’inizio della primavera, ovvero il periodo nel quale nascono e germogliano le piante. La rinascita, in questo caso, è quella di un territorio bello, fertile e ricco di potenzialità, ma soggetto a spopolamento, il seme, invece, è quello dell’arte. Diciannove artisti affermati e mid-career, più quattro colleghi under 35, sono stati scelti per una fioritura culturale radicata nel territorio rivolta agli abitanti, ma anche ad attrarre sempre più turisti. 

Coll Coser, Hauschka Cortesia Crag Gallery@Casa dell’Artista Portacomaro © Chiara Ferrando

Paolo Grassino, Castello di Razzano, Alfiano Natta © Chiara Ferrando

«La cultura e l’arte contemporanea rappresentano un elemento di attrazione turistica per il nostro territorio, perfettamente inserito con prodotti già consolidati come enogastronomia, paesaggio e outdoor. Inoltre grazie al progetto delle Residenze d’artista si valorizzano i luoghi, l’identità e l’intera comunità locale, in un’ottica di crescita del territorio e della consapevolezza del valore sociale ed economico della creatività» spiega Bruno Bertero, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Un territorio particolarmente fertile anche dal punto di vista creativo, «il Monferrato non è solo una terra ricca di storia e tradizioni, ma anche un luogo dinamico e aperto alle nuove tendenze, in particolare nel campo dell’arte», spiega Canfora. Una cornice ideale per i progetti di residenza messi in moto da Germinale, a cominciare da quelli dei tre under 35 a Cocconato d’Asti: Gabriele Diversi ed Elisabetta Mariuzzo, nello spazio Qoqqo Atelier, e Fabio Riaudo, nell’ Ex Farmacia. Pittore, classe 1995, livornese originario dell’Isola d’Elba ma di stanza a Berlino, Diversi ha tra i suoi soggetti preferiti la vegetazione, che restituisce con intense cromie e pennellate cdi matrice gestuale. Mariuzzo, nata a Treviso nel 1996, trasla invece la pratica pittorica in una dimensione più intima e personale, spesso rielaborando oggetti carichi di memorie e vecchie fotografie con solventi, oli e vernici che mettono in luce frammenti e lacune del tempo passato. Musicista e incisore torinese, Riaudo (1993) dà forma con segni tesi e carichi di energia agli angoli fragili e bui di paesaggi più o meno urbanizzati, trasformandoli in visioni introspettive e vagamente malinconiche. Altro progetto speciale under 35 è il murale sul fabbricato del Peso nella Cantina Sette Colli di Moncalvo, dove resterà in permanenza. È realizzato dallo street artist Monograff, sempre attento a individuare convergenze e potenti connessioni tra natura, architettura e tessuto urbano. Sono solo alcuni esempi «dell’idea propiziatoria di rinascita» che dà il nome al progetto, «metafora più estesa di una fioritura culturale di tutto il territorio attraverso i vari linguaggi espressivi dell’arte contemporanea», aggiunge la curatrice. 

 

Luisa Raffaelli Cortesia Galleria Febo e Dafne @ Ass. Fra G. MAssaia Piovà Massaia © Chiara Ferrando

Luisa Valentini, Chiesa Confraternita Annunziata, Calliano © Chiara Ferrando

Un ulteriore residenza in programma, nel mese di settembre, è quella di Enrica Salvadori (1977), autrice di raffinate ed essenziali sculture nelle quali viene ricercata la sacralità del paesaggio: l’artista partecipa all’evento con un atelier temporaneo allestito nella Chiesa di Villa Toso a Tonco e con una serie di laboratori e workshop condotti nella Scuola dell’Infanzia dello stesso paese. Il tutto sarà presentato nelle tre giornate inaugurali (venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 settembre), scandite da un nutrito programma di appuntamenti (germinale.art) e durante le quali si potranno scoprire le tante installazioni disseminate nel paesaggio che costituiscono il cuore della rassegna. Tra queste gli «Ulivi» di Elizabeth Aro, nell’ex Chiesa barocca di San Remigio. Si tratta di due grandi ulivi in legno ricoperti di velluto, uno bianco e uno nero, in dialogo con un luogo di culto, oggi riconvertito a spazio culturale, il cui tetto fu sfondato da un grande albero: i due ulivi diventano qui una manifestazione della luce e del buio, del sacro e del profano, della spinta creativa e distruttiva che permane in tutte le cose. Un gigantesco cuore nero, le cui valvole e arterie rese con iperrealistica definizione sembrano pulsare, cristallizzare l’istante di una contrazione cardiaca, è l’opera scelta da Paolo Grassino per riflettere sulla fugacità della vita umana, una vita che non può che essere in simbiosi con la natura, da cui ha origine e alla quale tornerà. La medesima potente e tumultuosa natura è immortalata poi nelle fotografie di Paolo Pellegrin, esposte a Rinco Monferrato. C’è anche un’installazione sonora di Enrico Ascoli, un coro di grilli, cicale e cavallette reinterpretato da sei voci umane: una piccola comunità acustica che pervade gli spazi della pieve romanica di San Lorenzo a Montiglio Monferrato. 

Elizabeth Aro, Chiesa S. Remigio, Villadeati © Chiara Ferrando

Ecco alcune delle installazioni dislocate tra i Comuni di Cocconato, Murisengo, Villadeati, Piovà Massaia, Montiglio, Alfiano Natta, Moncalvo, Rinco, Tonco, Frinco, Calliano, Grana, Portacomaro, firmate da Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo, Domenico Borrelli, Gisella Chaudry, Roger Coll, Luca Coser, Carlo D’Oria, Francesca Dondoglio, Chiara Ferrando, Carlo Gloria, Jiri Hauschka, Fabio Oggero, Fabio Pietrantonio, Luisa Raffaelli, Enrica Salvadori e Luisa Valentini. «Il legame del nostro territorio con l’arte affonda le radici in una storia lunga e prolifica, con figure chiave che lo hanno segnato e ci hanno regalato nei secoli importanti rappresentazioni artistiche. Ci piace pensare che attraverso progetti come questo, che puntano al futuro dell’arte mettendo al centro i giovani artisti, possiamo proseguire questa tradizione che ci rende così orgogliosi, permettendoci domani di continuare a legare le nostre colline con nomi in grado di renderle ancora più belle», conclude il direttore generale di Alexala, Marco Lanza.

 

 

 

 

 

 

 

Jenny Dogliani, 05 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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