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Torino, progetto di ricostruzione dell’isolato S. Emanuele su committenza della Società Reale Mutua Assicurazioni, prospettiva su via Viotti, 1931-35

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Gli archivi di architettura: un bene da riordinare, inventariare e diffondere

Se organizzati e gestiti fin dal loro nascere ed efficientati come macchine informative, possono divenire beni culturali e utile servizio allo studio e alla conoscenza transdisciplinare

Giorgio Azzoni

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La conservazione della memoria è tema che attraversa la storia e il nostro tempo, il più documentato e documentale di sempre. Sistemi e strumenti, anche tecnologicamente avanzati, consentono oggi archiviazioni complesse, ma è necessario predisporre sistemi di raccolta adeguati alle diverse tipologie di testimonianze, ricorrendo per ciascuna a modalità determinate da specifiche intelligenze organizzative. L’attenzione recentemente riservata agli archivi d’architettura, caratterizzati da una particolare eterogeneità, risponde a questa esigenza assumendo un più ampio valore di metodo. Essi sono costituiti infatti da materiali di natura differente per contenuto, funzione, forma e consistenza (bozze e schizzi, rilievi, fotografie, plastici, disegni e relazioni tecniche preliminari e esecutive, calcoli e verifiche, consulenze specifiche, prove strumentali, contratti, corrispondenze e contabilità e altro ancora), che permettono di documentare l’articolazione dell’intero iter progettuale dall’ideazione alla realizzazione, un processo che dura quasi sempre alcuni (o molti) anni e che integra competenze, personalità ed esigenze diverse, sia creative che tecniche.

Riordinare e inventariare gli archivi di architettura, a cura di Marco Carassi per Hapax editore di Torino, con saggi di Enrica Bodrato e Renzo Iacobucci, affronta con precisione questo tema. Ricchi di esperienza e metodo, gli autori aiutano a capire e gestire la pluralità di risorse che gli archivi di architettura racchiudono, in quanto microcosmi di ruoli professionali e di visioni del mondo, e che la conservazione ordinata rende fruibili. Esponendo metodi di lavoro e sollecitando buone pratiche, il volume fa ben intendere la ricchezza trasversale di questi archivi del progetto che, se organizzati e gestiti fin dal loro nascere ed efficientati come macchine informative, divengono beni culturali e utile servizio allo studio e alla conoscenza transdisciplinare.

Riordinare e inventariare gli archivi di architettura
a cura di Marco Carassi, con saggi di Enrica Bodrato e Renzo Iacobucci, Hapax editore, Torino, 2024, 96 pp., illustrato, disponibile in formato pdf gratuito

La copertina del volume

Giorgio Azzoni, 03 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

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