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«Scalone della certosa di Padula» di Federica Gioffredi

Foto: Federica Gioffredi

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«Scalone della certosa di Padula» di Federica Gioffredi

Foto: Federica Gioffredi

Gli archivi raccontano il patrimonio Unesco campano

Nella sua guida, Sabrina Iorio mette a fuoco con documenti inediti 20 monumenti del territorio, in un Grand Tour da Napoli a Pompei, da Benevento fino alla Certosa di Padula

Stefano Causa

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Quaranta o cinquant’anni fa un libro di questo genere, dove ogni piccola o grande scoperta carbura dall’analisi di un documento d’archivio, non si sarebbe, non dico potuto scrivere, ma neanche immaginare. Soprattutto a Napoli si approdava alle carte come ultima spiaggia, coronamento di un itinerario acceso dalla lettura, sì, ma giusto dei caratteri formali dell’opera. Fungevano i cartisti da comprimari utili a ritrovare un pagamento o un contratto che lo Storico, con la esse grande, avrebbe precipitato dentro un discorso stilistico più ampio. Come servitori di livrea: così i trovatori di documenti erano tacitamente, o a mezza voce, trattati ai tempi dei maggiori interlocutori di uno scrittore storico d’arte, ineguagliato stilcritico, come il piemontese Roberto Longhi. E così, salvo eccezioni, non è più oggi, quando il conoscitore, lo storico e il cartista hanno la stessa faccia e si muovono con eguale destrezza tra archivi, biblioteche e siti web.

A sfogliarla tra testi e fotografie questa, curata con garbo e fermezza da una storica d’arte innamorata delle carte come Sabrina Iorio, è l’unica guida possibile per raccontare il patrimonio di una regione, vampirizzata e sconosciuta, magnifica e martoriata come quella di cui Napoli è capoluogo. Oltre venti schede di autori vari dedicate a un monumento, avvicinato nel dettaglio o nell’insieme, sulla scorta di un documento inedito. Testi densissimi, se è vero che, nella contrazione aforistica dei social, l’imperativo è scrivere bene e breve. Accanto, una foto bianco e nero di una talentuosissima Federica Gioffredi che, di queste pagine, impone una prima lettura critica, spesso rivelatrice. Storici d’arte, archivisti in senso largo, antropologi e fotografi. Tutti cresciuti in quell’arnia ricolma di miele che, per citare le Memorie di Adriano della Yourcenar (evocate in uno dei saggi più belli di questo volume) si configura come l’Archivio del Banco di Napoli.

Un lavoro corale ma coerente, che s’incunea dentro un serto di volumi corali ideati e coordinati dall’ingegno plurale di Bianca Stranieri (dopo i primi tre, timonati dalla Stranieri stessa, dall’ottimo Luigi Abetti e dalla Iorio, ne usciranno altri due a cura di Gloria Guida e Andrea Zappulli). Questo nuovo Grand Tour da Napoli a Pompei, da Benevento fino alla madre di tutte le certose, a Padula, è finito sotto il cappello di un editore che, in passaggi di tempi difficili da interpretare per chiunque, sta provando a difendere la tradizione di un segmento della civiltà e della cultura napoletana, l’editoria, in una città che, scopertasi turistica, continua a tenersi a debita distanza dalla Cultura.

Patrimonio Unesco in Campania. Nuovi orizzonti da antiche carte d’archivio
a cura di Sabrina Iorio, Guida, Napoli, 2024, € 8

La copertina del volume

Stefano Causa, 24 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

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