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Larmes 1932 © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2025, image: Telimage, Paris

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Larmes 1932 © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2025, image: Telimage, Paris

Grand Tour Italia. Una selezione di 20 grandi mostre appena aperte in tutta la Penisola

Una girandola espositiva lungo tutto il Bel Paese: alcune delle migliori mostre inaugurate nelle scorse settimane, da Torino a Napoli

Silvia Conta

Leggi i suoi articoli

- Milano, Fondazione Prada | Sueño Perro: Instalación Celuloide de Alejandro G. Iñárritu

dal 18 settembre 2025 al 26 febbraio 2026

https://www.fondazioneprada.org/project/sueno-perro/

Concepita dal regista messicano premio Oscar Alejandro G. Iñárritu, è una mostra multisensoriale nata nell’intersezione tra cinema e arti visive. In occasione del venticinquesimo anniversario del leggendario film d’esordio Amores Perros (2000), “Sueño Perro” rivela girati inediti che raccontano i temi universali di Amores Perros come l’amore, il tradimento e la violenza. Queste crude sequenze, all’epoca tagliate in fase di montaggio e conservate per un quarto di secolo negli archivi cinematografici dell’Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), catturano le intense e interconnesse realtà sociopolitiche di Città del Messico, ancora oggi estremamente attuali.

- Milano, Pirelli HangarBicocca | Yuko Mohri. Entanglements

dal 18 settembre 2025 all'11 gennaio 2026

https://pirellihangarbicocca.org/mostra/yuko-mohri/

Nello spazio dello Shed in arrivo la più estesa mostra personale di Yuko Mohri (Kanagawa, Giappone, 1980; vive e lavora a Tokyo) mai realizzata in Europa. Conosciuta per i suoi intricati e originali assemblaggi recentemente presentati in Italia alla 60. Biennale di Venezia (2024), nel Padiglione del Giappone, Mohri crea sculture cinetiche site-specific che incorporano oggetti trovati e di uso quotidiano, attingendo dall’esperienza di Marcel Duchamp (1887-1968), o strumenti musicali. L'artista è da sempre interessata alla natura trasformativa degli elementi quotidiani e organici per produrre cambiamenti visivi e sonori e portare all’attenzione del pubblico, con labili assemblaggi e sistemi interconnessi, temi fondamentali legati all’ambiente e alla coesistenza sociale, come sfide globali della società.

- Firenze, Palazzo Strozzi e Museo di San Marco | Beato Angelico 

dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026

https://www.palazzostrozzi.org/archivio/mostre/angelico/

Frutto di oltre quattro anni di preparazione, la mostra riunisce tra le due sedi espositive oltre 140 opere tra dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei quali il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, la Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, insieme a biblioteche e collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali. La mostra affronta la produzione, lo sviluppo e l’influenza dell’arte di Beato Angelico e i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. Il progetto ha reso possibile, inoltre, un’operazione di eccezionale valore scientifico e importanza culturale, grazie anche a un’articolata campagna di restauri e alla possibilità di riunificare pale d’altare smembrate e disperse da più di duecento anni. 

- Torino, Gallerie d'Italia | Erik Kessels. Un'immagine

dal'11 settembre al 7 ottobre 

https://gallerieditalia.com/it/torino/mostre-e-iniziative/mostre/2025/09/11/erik-kessels-un-immagine-mostra-torino/

UN'IMMAGINE è una video installazione ed è l'opera più recente dell'artista visivo Erik Kessels (Paesi Bassi): è composta da migliaia di immagini provenienti dall'Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo (un patrimonio di 7 milioni di fotografie analogiche scattate tra gli anni '30 e '90 dall'agenzia fotogiornalistica Publifoto), tutte "cucite" e "trasformate" per formare un'unica fotografia in continuo movimento. L'artista con quest’intervento fonde un archivio intero dando vita a un blob metamorfico da cui emerge un ritratto fluido dell’Italia in cui i volti di persone, di immagini di cronaca, di guerra, di lavoratori, di politica, di sport, di frammenti storici si compenetrano nello spazio l’una nell’altra. In questa esperienza unica, visiva e sonora a 360 gradi, l’archivio assume la forma di un magma organico multiforme che rivela e dissolve la complessità delle persone e degli eventi che hanno fatto l’Italia. Per diverse settimane, la sala immersiva delle Gallerie d'Italia - Torino si trasformerà in un teatro visivo e strumentale ininterrotto in cui il nostro presente, il passato, il mondo, la vita emergono attraverso una colonna sonora in cui il mistico e l’elettronico si alternano, friggono e si dissolvono. Il tema musicale è realizzato appositamente dall'inglese Robin Rimbaud (aka Scanner) e dall'italiano Stefano Pilia, musicisti elettronici d'avanguardia nella musica sperimentale contemporanea. 

- Rivoli (Torino), Castello di Rivoli | Inserzioni: Guglielmo Castelli, Lydia Ourahmane, Oscar Murillo

dal 26 settembre 2025 a febbraio 2026

https://www.castellodirivoli.org/mostra/inserzioni-guglielmo-castelli-lydia-ourahmane-oscar-murillo/

Nel solco dei festeggiamenti dei quarant’anni dell’istituzione, il museo presenta la nuova serie Inserzioni, un nuovo formato volto a commissionare ad artisti contemporanei un’opera pensata per il Castello. Gli artisti coinvolti nella prima edizione del progetto sono Guglielmo Castelli (Torino – Italia, 1987), Lydia Ourahmane (Saïda – Algeria, 1992) e Oscar Murillo (Valle del Cauca – Colombia, 1986). In concomitanza con Inserzioni, il Museo presenta anche l’opera vincitrice del premio Collective 2025, Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly, 2021, di Adji Dieye (Milano – Italia, 1991) e la recente acquisizione tramite il bando PAC del Ministero della Cultura italiano di Mare con gabbiano (1967) di Piero Gilardi (Torino – Italia, 1942-2023) e di a.C. (2017) di Roberto Cuoghi (Modena – Italia, 1973). Inserzioni introduce nuove commissioni nel tessuto della Collezione del Castello di Rivoli, invitando una selezione di artisti particolarmente rilevanti oggi a intervenire ciascuno in una sala del Museo per relazionarsi con l’architettura aulica, la storia espositiva del Museo e le altre opere attualmente allestite. Il format, della durata di sei mesi e rinnovato due volte l’anno, trasforma sale tradizionalmente dedicate alla Collezione in una mostra collettiva in continua evoluzione, portando le nuove voci a cui normalmente i musei dedicano una sala a parte al centro della narrazione istituzionale.

- Milano, Palazzo Reale | Man Ray. Forme di luce

dal 24 settembre 2025 all'11 gennaio 2026

https://www.palazzorealemilano.it/mostre/forme-di-luce

Il percorso espositivo ripercorre le tappe della vita e della carriera di Man Ray attraverso i temi degli autoritratti, delle sue muse, dei lavori sui nudi, delle rayografie, delle solarizzazioni e della sua visione della moda, approfonditi grazie a un importante nucleo di materiali originali come stampe vintage, negativi, collage e documenti.

- Roma, Mattatoio | Spazi di Resistenza

dal 12 settembre al 12 ottobre 

https://www.mattatoioroma.it/mostra/spazi-di-resistenza

La mostra si inserisce nel contesto delle commemorazioni per il trentesimo anniversario della fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, dell’assedio di Sarajevo (14 dicembre 1995) e del genocidio di Srebrenica (11 luglio 1995). L’esposizione non si limita a una rilettura storica di quei conflitti, ma si propone come una riflessione ampia e profondamente attuale sul presente post-bellico. Intrecciando arte e memoria Spazi di Resistenza si configura come un percorso poetico e politico che attraversa il trauma e la guarigione, attraverso le pratiche artistiche di sei artiste provenienti da contesti culturali, geografici e generazionali differenti: Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić. Le opere – tra video, fotografia, installazione e performance – affrontano temi che spaziano dall’analisi geopolitica alla ritualità generativa, mettendo al centro il legame con la Terra come corpo vivo, politico e spirituale.

- Milano, GAM | Pellizza da Volpedo (1868-1907) I capolavori
dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2025

https://www.gam-milano.com/mostre/future/pellizza-da-volpedo-i-capolavori

A più di un secolo dall’ultima e unica mostra monografica dedicata all’artista piemontese, realizzata nel 1920 alla Galleria Pesaro, il museo  ripercorre la vicenda artistica e biografica di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) in un’esposizione ideata dalla Galleria d’Arte Moderna stessa che di lui conserva, oltre al suo capolavoro, il Quarto Stato, alcune opere altrettanto significative della sua produzione artistica.

- Milano, Palazzo Reale | Leonora Carrington

dal 20 settembre 2025 all'11 gennaio 2026

https://www.palazzorealemilano.it/mostre/leonora-carrington

È la prima antologica dedicata all’opera di Leonora Carrington in Italia e la presenta come figura poliedrica attraverso i molteplici linguaggi da lei sperimentati: pittura, scrittura, teatro e pensiero critico. Con una selezione di opere e materiali d’archivio, la mostra esplora il suo universo immaginativo e intellettuale, in cui si fondono arte, mitologia, ecologia, femminismo e spiritualità. Il percorso espositivo mette in luce il profondo legame che Carrington ha avuto con l’Italia, a partire dalla scoperta dell’arte rinascimentale a Firenze negli anni della formazione, fino a far emergere la complessità delle sue radici culturali, celtiche e post-vittoriane e la sua partecipazione al movimento surrealista. L’esposizione include dipinti, fotografie, libri dalla sua biblioteca personale, scritti e documenti inediti, offrendo un’occasione straordinaria per scoprire una delle figure più influenti e visionarie del Novecento.

- Milano, GAM | FURLA SERIES. Sara Enrico. Under the Skin, Beyond the Sun
dal 16 settembre 2025 al 14 dicembre 2025

https://www.gam-milano.com/mostre/future/under-the-sun-beyond-the-skin

Si tratta di un progetto site-specific che, per la prima volta, si sviluppa esclusivamente negli spazi all’aperto del giardino di Villa Reale. Le opere, tutte nuove produzioni, sono pensate per il particolare contesto del parco e nascono da una riflessione sul giardino come luogo in cui la natura è funzionale al progetto paesaggistico. Under the Sun, Beyond the Skin presenta una serie di nuove produzioni pensate appositamente per il particolare contesto del parco di Villa Reale e nasce da una riflessione sul giardino come luogo in cui la natura è funzionale al progetto paesaggistico: una costruzione dell’uomo, modellata e disegnata secondo canoni estetici, filosofici o sociali, dove si intrecciano elementi naturali e sovrastrutture culturali. Furla Series, di cui questa mostra costituisce il settimo appuntamento, è il progetto che a partire dal 2017 vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane, con un programma tutto al femminile pensato per celebrare e promuovere il contributo delle artiste donne nella cultura contemporanea.

- Napoli, MADRE | Pietro Lista. In controluce

dal 17 settembre al 17 novembre

https://www.madrenapoli.it/mostre/pietro-lista-in-controluce/

La mostra documenta cinquant’anni di carriera dell’artista umbro di nascita (Castiglione del Lago, 1941), che dal 1954 vive e lavora in Campania. La mostra indica e traccia, tra “segni di luce”, il lavoro dell’artista istrionico, camaleontico e con una fame di conoscenza pantagruelica. Il titolo della mostra ha una doppia lettura: da un lato invita lo spettatore a guardare “In controluce” il lavoro dell’artista, ma anche e soprattutto a sottolineare “l’incontro con la luce” di Lista, una luce nascente dall’oscurità di cui però mantiene sempre memoria, astratta, artificiale, senza ombre. Il progetto espositivo, frutto di due anni di ricerche realizzate in stretta collaborazione con l’artista e il suo archivio, è organizzato in cinque sezioni tematiche che si soffermano su alcune modalità del lavoro di Lista, sul suo modo di creare connessioni e relazioni di senso sempre nuove e imprevedibili tra le proprie opere, costruendo così un personalissimo universo creativo.

- Firenze, Museo Sant'Orsola | The Rose That Grew From Concrete 

dal 5 settembre 2025 al 4 gennaio 2026

https://museosantorsola.it/

Terza e ultima edizione delle “mostre in cantiere” prima dell’avvio ufficiale dei lavori di riqualificazione del complesso, questa collettiva riunisce tredici voci artistiche italiane e internazionali che si confrontano con lo spazio dell’ex monastero non solo per raccontarne le trasformazioni, ma anche per curarne simbolicamente le ferite. Attraverso opere site-specific realizzate con linguaggi e materiali differenti, ogni artista reinterpreta i cicli di occupazione, cantiere e abbandono che hanno attraversato il luogo, e rende omaggio alla forza della natura, capace nei secoli di insinuarsi tra le crepe del cemento e fiorire anche nelle condizioni più ostili. Nel percorso espostivo opere di Chiara Bettazzi, Bottega Bianco Bianchi Scagliole, Mireille Blanc, Bianca Bondi, Davidovici & Ctiborsky, Marion Flament, Federico Gori, Beate Höing, Flora Moscovici, Chris Oh, Elise Peroi, Clara Rivault, Shubha Taparia. 

- Venezia, Gallerie dell'Accademia | Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia

dal 19 settembre 2025 al 18 gennaio 2026

https://www.gallerieaccademia.it/stupore-realta-enigma

L’esposizione presenta al grande pubblico il pittore bresciano, attivo a Venezia per la maggior parte della sua carriera, Pietro Bellotti (1625-1700), ancora poco noto, e lo inserisce nel contesto artistico della pittura lagunare del pieno Seicento. “Stupore” e “realtà” sono concetti che sostanziano l’opera di Bellotti ed emergono in due importanti dipinti a lui riferibili, acquisiti di recente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia: il cosiddetto Autoritratto come allegoria dello Stupore, una sorta di eccentrica presentazione ufficiale del pittore nell’agone pittorico veneziano, e i Popolani all’aperto, prototipo della pittura di realtà e capolavoro della scena di genere, che costituisce un ponte con la celebre produzione del milanese Giacomo Ceruti di inizio Settecento. Da questa particolare congiuntura, che talvolta rivela degli enigmi interpretativi, deriva la possibilità di compiere un inedito percorso attraverso la pittura veneziana d’età barocca, grazie ai prestiti eccezionali concessi da musei internazionali e italiani, quali il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Staatsgalerie di Stoccarda, il Dallas Museum of Art, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Castello Sforzesco di Milano. 

- Venezia, Ca' Rezzonico | Gusto neoclassico. L'Album Cicognara

dal 26 settembre 2025 al 12 gennaio 2026

https://carezzonico.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/gusto-neoclassico-lalbum-cicognara/2025/03/20506/album-cicognara/

Il Gabinetto dei disegni e delle stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia conserva una straordinaria testimonianza dell’arte e della cultura neoclassica in Italia. Si tratta dell’Album Cicognara, che prende il nome dal suo proprietario, il conte Leopoldo Cicognara (Ferrara, 1767 – Venezia, 1834), una delle personalità più affascinanti della sua epoca. Dopo una giovinezza trascorsa fra studi umanistici e viaggi di formazione lungo tutta la Penisola, nel 1808 divenne presidente dell’Accademia di Belle Arti a Venezia fino al 1826. Della stretta amicizia con gli artisti del suo tempo è testimonianza proprio questo album, una sorta di liber amicorum composto da 81 fogli. Vi si trovano i grandi nomi del Neoclassicismo italiano: Vincenzo Camuccini, Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, il giovane Francesco Hayez; ma anche artisti francesi come François-Marius Granet, Lancelot- Théodore Turpin de Crissé e Louis Léopold Robert. Ben sei disegni appartengono all’amico di una vita: Antonio Canova.

- Milano, Palazzo Reale | Appiani. Il Neoclassicismo a Milano

dal 23 settembre 2025 all’11 gennaio 2026

https://www.palazzorealemilano.it/mostre/il-neoclassicismo-milano

È un’importante mostra dedicata ad Andrea Appiani (Milano, 1754 – 1817), figura chiave del Neoclassicismo italiano e interprete eminente della pittura tra l’Illuminismo e l’età napoleonica. Attraverso una selezione di oltre 100 opere,  provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, la mostra ricostruisce il percorso artistico di Appiani, restituendo al pubblico la ricchezza e il dinamismo della Milano neoclassica, di cui fu pittore simbolo e "primo pittore" del Regno d’Italia.

- Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo | Matthias Stom. Un caravaggesco nelle collezioni lombarde

dal 18 settembre 2025 a 15 febbraio 2026

https://www.bresciamusei.com/evento/matthias-stom-un-caravaggesco-nelle-collezioni-lombarde/

Si tratta della prima mostra in Italia dedicata al pittore fiammingo Matthias Stom e presenta le opere conservate sul territorio lombardo del maestro seicentesco, la cui intera vicenda, nonostante la qualità espressa nei dipinti, risulta tuttora in gran parte misteriosa. A Brescia giungeranno da Bergamo quattro importanti capolavori da collezione privata (Incredulità di san Tommaso; Dedalo mette le ali a Icaro; Guarigione di Tobia; Cristo fra i dottori), tre fondamentali capolavori dell’Accademia Carrara tra cui due notturni, genere per il quale l’artista è noto, e un San Giovanni Battista dalla parrocchia dei Santi Bartolomeo e Stefano. In mostra, anche il grande quadro con Vespasiano che libera dalle catene Giuseppe Flavio, da Santa Maria Assunta a Soncino (CR), e tre opere della Pinacoteca Tosio Martinengo: l’Incredulità di san Tommaso e due inediti, recentemente concessi in comodato da una collezione privata bresciana. Se si eccettua l’enorme pala di Chiuduno raffigurante l’Assunzione della Vergine – non presente in mostra ma visitabile in loco – si tratta dell’intero corpus dell’artista conservato in Lombardia, a testimoniare l’eccezionale fortuna collezionistica di Stom sul territorio.

- Brescia, Museo di Santa Giulia | Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina. 1953-2003

dal 30 settembre 2025 al 15 febbraio 2026

https://www.bresciamusei.com/evento/guido-crepax-sogni-giochi-valentina-1953-2003/

A più di vent’anni dalla scomparsa di Guido Crepax (1933–2003), Fondazione Brescia Musei dedica un’importante mostra antologica a uno dei più grandi autori italiani di fumetto. Attraverso un corpus di oltre 150 opere – tra tavole originali, bozzetti, disegni, copertine di dischi, progetti pubblicitari, storyboard e materiali inediti – l’esposizione ripercorre filologicamente cinquant’anni di carriera di un artista eclettico che ha rivoluzionato il linguaggio del fumetto, elevandolo a forma d’arte riconosciuta a livello internazionale. Il percorso espositivo invita a riscoprire la straordinaria capacità di Crepax di intrecciare il segno grafico con le suggestioni delle arti visive, del design, della moda e del cinema, restituendo al visitatore la complessità di un’opera profondamente radicata nella cultura visiva del dopoguerra.

- Nuoro, MAN | Ilaria Turba. I pani del desiderio

dal 19 settembre al 2 novembre

https://www.museoman.it/event/ilaria-turba-i-pani-del-desiderio/

È un progetto artistico partecipato che prende forma da un gesto semplice e universale come modellare il pane. La mostra segna la fase conclusiva di un lungo viaggio tra territori, comunità e desideri. Dopo anni di incontri e scambi, l’artista restituisce al pubblico il senso profondo di un’esperienza collettiva e trasformativa. Il progetto prende avvio nel 2018 nei quartieri nord di Marsiglia, dove, come artista associata al teatro nazionale LE ZEF, Turba attiva una serie di laboratori con la comunità locale. In questo contesto nascono oltre cento pani-scultura: forme uniche, realizzate collettivamente e ispirate ai desideri di chi partecipa. A partire dal 2022, I pani del desiderio si trasforma in un viaggio attraverso l’Italia, in cui ogni tappa coinvolge musei, festival, associazioni locali e abitanti. Da Milano a Fontecchio, da Firenze a Castiglione delle Stiviere, fino al villaggio in pietra medievale di Ghesc nel Piemonte. L’ultima tappa italiana del progetto itinerante si svolge nel paese di Villaurbana, in provincia di Oristano, nell’ambito del programma della Fondazione di Sardegna AR/S – Arte Condivisa.

- Orani (Nuoro), Fondazione Costantino Nivola – Orani / Museo Nivola | On the Edge of the Eyelid

dal 20 settembre al 16 novembre 

La mostra presenta tre progetti inediti di Fabio Barile, Ezio D’Agostino e Luca Spano. Frutto di un programma di residenze a contatto con scienziati e ricercatori del Gran Sasso Science Institute, dell’Università di Cagliari, dell’INFN e di altre istituzioni di eccellenza, le opere esplorano i confini tra linguaggio artistico e indagine scientifica, con particolare attenzione allo studio della Materia ed Energia Oscura. Il percorso espositivo intreccia fotografia, installazione e sperimentazione visiva, offrendo nuove prospettive di rappresentazione dell’invisibile: dal tentativo di Barile di tradurre in immagini il fallimento della conoscenza, alle sperimentazioni materiche e imprevedibili di D’Agostino, fino agli immaginari enigmatici di Spano ispirati alle più avanzate ricerche della fisica contemporanea.

- Venaria Reale (Torino), La Venaria Reale | Fernand Léger ! 

dal 27 settembre 2025 al primo febbraio 2026

https://lavenaria.it/it/mostre/2025/leger

In mostra oltre trenta opere di Fernand Léger a stretto confronto con opere di artisti delle avanguardie europee e americane attivi dagli anni Sessanta a oggi. Il progetto illustra la contemporaneità, la multidisciplinarietà e la portata visionaria dell’opera di Léger. Il percorso espositivo mette in evidenza il forte legame storico e artistico tra la sua ricerca e la scena artistica francese degli anni Sessanta, in particolare con il gruppo dei Nuovi Realisti che si appropriano degli oggetti di uso quotidiano della società dei consumi e dell’estetica della strada. Il movimento riunisce artisti come Arman, César, Raymond Hains, Yves Klein, Martial Raysse, Daniel Spoerri e Niki de Saint Phalle. Altri periodi e movimenti internazionali come la Pop Art americana con Robert Indiana e May Wilson, nonché gli artisti emergenti negli anni Settanta e Ottanta come Gilbert & George a Londra e Keith Haring a New York sono esposti nel percorso di mostra in dialogo con l’opera di Léger.


 

Silvia Conta, 28 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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