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«Ancora cercando per Cassidy» (1968-1970) di Altan, stima 2.000-2.200 euro

Cortesia di Finarte

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«Ancora cercando per Cassidy» (1968-1970) di Altan, stima 2.000-2.200 euro

Cortesia di Finarte

I disegni ritrovati del papà della Pimpa

In asta da Finarte, a Milano, alcuni lavori giovanili del fumettista Altan a stime appetibili

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Elena Correggia

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«Ho veduto e ho sentito» (1968-1970) di Altan, stima 2.000-2.200 euro. Cortesia di Finarte

Sperimentazioni di forme che si intrecciano, accenni di figure deformate, nudi non certo erotici, volti e corpi in trasformazione, visioni oniriche di un mondo altro, che attraversa la Storia con lucida fantasia, da Enea a Carlo Marx, da Cristoforo Colombo a Kant. È il tesoro ritrovato nato dalla fervida creatività di Francesco Tullio Altan e ora proposto in asta da Finarte a Milano il 17 settembre. Si tratta di 129 lavori del celebre fumettista e autore satirico, realizzati da giovane, sconosciuti fino a oggi e ricomparsi dopo tanti anni di oblio. «Questo gruppo di disegni risale agli anni 1968-70, periodo in cui ho vissuto a Roma nell’intervallo fra il mio primo e secondo viaggio in Brasile», racconta lo stesso Altan. «All’epoca lavoravo per la rivista Playmen, pubblicando vignette e illustrazioni dei racconti, che firmavo con lo pseudonimo Panzoust». La scelta del mezzo tecnico per realizzare l’opera non è mai scontata né ripetitiva. Altan spazia dall’uso della china, nera e colorata, alle matite, ai pastelli a cera e olio, fino alla tempera e all’ acquerello adottando soluzioni efficaci e quanto mai espressive. Un buon numero di disegni è realizzato con la tecnica del monotipo «segnando con una punta un foglio di carta leggera posata su un vetro coperto con inchiostro da stampa, che produce un segno simile a un’incisione», racconta. È l’epoca in cui l’artista comincia anche a usare il Rapidograph, che diventa in seguito il suo strumento base per le vignette e i fumetti.

Una fase giovanile ma non per questo immatura per l’autore, che correda talvolta i disegni con didascalie che suggeriscono uno sguardo acuto e sagace sulla realtà. Fra i titoli più gustosi meritano una menzione «L’estasi creativa del pollo umano» e «Immanuel Kant discute con sua zia le categorie», opere entrambe stimate 1.000-1.200 euro. Le valutazioni, assai abbordabili, oscillano da poche centinaia di euro fino a circa 2mila. Fra i lotti di punta spiccano «Ho veduto e ho sentito», china e acquerello su carta con protagonista una malinconica scimmia dallo sguardo umano (2mila-2.200 euro). Stessa stima per il segno essenziale ed incisivo di «Ancora cercando Cassidy», mentre lo strampalato ritratto di «Sheila rivelata» è stimato 1.200-1.400. Molte delle fisionomie tracciate hanno sembianze irreali, a volte inquietanti, altre comunque distorte, a metà strada fra uomini, alieni e animali. Se si sfoglia il catalogo colpisce poi il rivelarsi foglio dopo foglio, soprattutto nei monotipi, di alcuni stilemi propri del tratto caratteristico di Altan che si ritrovano poi nelle avventure dei suoi fumetti più celebri, fra tutti l’indimenticabile e tenera Pimpa, il cane bianco a pois rossi.

 

«Sheila rivelata» (1968-1970) di Altan, stima 1.200-1.400 euro. Cortesia di Finarte

Elena Correggia, 16 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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