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Frans Hals (1580-1666), «Il ragazzo violinista (Frans Hals II)» e «La fanciulla canterina (Sara Hals)», ca 1628, olii su tavola di forma romboidale, ciascuno 27x27 cm, entrambi monogrammati

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Frans Hals (1580-1666), «Il ragazzo violinista (Frans Hals II)» e «La fanciulla canterina (Sara Hals)», ca 1628, olii su tavola di forma romboidale, ciascuno 27x27 cm, entrambi monogrammati

I figli di Hals suonano in due musei olandesi

Acquistati per 8 milioni di dollari all’asta della collezione Saunders tenuta da Sotheby’s New York, i due dipinti saranno esposti a turno al Mauritshuis a L’Aia e al Frans Hals Museum ad Harleem

Nella vendita della collezione di Old Masters di Jordan e Thomas A. Saunders III tenuta lo scorso 22 maggio a New York Sotheby’s presentò una coppia di ritratti di fanciulli di Frans Hals (1580-666): «Il ragazzo violinista» e «La fanciulla canterina», ca 1628, oli su tavola di piccole dimensioni (27x27 cm), ambedue monogrammati, la cui curiosa forma a losanga suggerisce la destinazione, in coerenza al soggetto, al decoro di uno stipo per strumenti musicali

Acquistati a Londra nel 1893 dal magnate dei trasporti americano Charles T. Yerkes Jr (1837-1905) su consiglio della sua mentore, la curatrice Sarah T. Hallowell (1846-1924: grazie a lei, agente dell’Art Institute of Chicago e intima di Auguste Rodin, acquistò nello stesso 1893 i marmi «Amore e Psiche» e «Orfeo», le prime due opere dello scultore francese entrate in una collezione americana), e da allora rimasti in raccolte private americane, i due ritratti sono stati aggiudicati per 8 milioni di dollari a due musei olandesi: al Mauritshuis (L’Aia) e Frans Hals Museum (Haarlem) che li esporranno a turno.

Con queste due tavole, speciali perché quasi per certo ritraggono i figli maggiori del pittore: Frans (1618-69, poi noto come Frans Hals il Giovane) e Sara (ca1615), tanto più che Hals curò assai anche l’educazione musicale dei figli, Mauritshuis e Frans Hals Museum riportano in patria due brillanti esempi di quei dipinti «di genere» dalla pennellata così sciolta e vivace da indurre la sensazione del movimento che fecero la fortuna di Frans Hals, attivo ad Haarlem per quasi tutta la vita.

Nonostante il successo di questa scuola, da Haarlem diffusasi ovunque in tutte le Province Unite ispirando anche a fine Ottocento Vincent van Gogh e i Neoimpressionisti, questo tipo di opere restano tanto emblematiche del Secolo d’Oro olandese quanto stranamente rare nei Paesi Bassi, forse per l’enorme popolarità raggiunta dall’Ottocento in poi nel collezionismo internazionale.

I due ritratti sono attualmente esposti al Mauritshuis in uno speciale allestimento sulla Pittura di Genere olandese a inizio Seicento accanto ad opere di artisti coevi come Willem Buytewech di Haarlem e il fiammingo Adriaen Brouwer, attivo ad Haarlem negli stessi anni.

 

 

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 29 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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I figli di Hals suonano in due musei olandesi | Giovanni Pellinghelli del Monticello

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