Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliAll’interno della Cittadella dei Musei, nell’antico quartiere di Castello, i Musei Nazionali di Cagliari conservano un vario e ricco patrimonio, prevalentemente archeologico, artistico ed etnografico. Assieme al Museo Archeologico e alla Pinacoteca, altri interessanti siti fanno parte della rete museale: lo Spazio San Pancrazio ospita una collezione di materiale lapideo e stemmi datati dal XIII secolo, pervenuti attraverso donazioni e rinvenimenti fortuiti.
Gli ambienti sono ricavati all’interno del baluardo di San Pancrazio, edificato dal viceré don Joan Dusay tra il 1501 e il 1503 per proteggere la Porta Nord di Cagliari. L’Ex Regio Museo, aperto al pubblico in occasione di conferenze e altre iniziative e destinato a diventare sede di mostre temporanee, venne edificato nel 1904 dall’architetto cagliaritano Dionigi Scano. L’ordinamento della collezione archeologica, precedentemente allestita a Palazzo Vivanet, si deve ad Antonio Taramelli, soprintendente alle Antichità della Sardegna. Alla fine degli anni ’80 la collezione venne trasferita nella nuova sede all’interno della Cittadella dei Musei. Gli spazi di Porta Cristina, dal nome di Maria Cristina di Borbone, moglie del re Carlo Felice, si articolano tra le strutture del Regio Arsenale e il Palazzo delle Seziate e sono interrotti dall’arco della Porta, realizzata nel 1825 su progetto del conte Carlo Boyl di Putifigari. Le Cannoniere cinquecentesche, acquisite dai Musei Nazionali di Cagliari nel 2023, sono attualmente interessate da un importante intervento di recupero e valorizzazione. Opera dell’architetto cremonese Rocco Cappellino, si sviluppano al di sotto del Museo Archeologico e della Pinacoteca. Infine, di recente acquisizione anche il Teatro dell’Arco, costruito tra il 1674 e il 1712 e ricavato nelle strutture di pertinenza del complesso di San Michele, fatto erigere dalla Compagnia di Gesù a più riprese dalla fine del XVII secolo.
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