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Daria Berro
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Già dall’estate si sapeva che avrebbe inaugurato a fine anno. Ora c’è la data ufficiale: 3 dicembre. Il Museo Nazionale Zayed ad Abu Dhabi, ispirato dai valori del suo padre fondatore, il defunto Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, racconta la storia degli Emirati Arabi dall’antichità ai giorni nostri. L’istituzione, che sorge nel quartiere culturale di Saadiyat, allestisce circa 1.500 tra reperti archeologici e oggetti storici scelti tra i circa 3mila della collezione, accostati a esperienze audiovisive e sensoriali e installazioni contemporanee. A queste si affiancheranno prestiti da istituzioni locali, regionali e internazionali. Al centro della narrazione sono l'eredità e i valori dello sceicco Zayed e il suo impegno per il patrimonio culturale, l’istruzione, l’identità e l’appartenenza.
Progettato da Norman Foster di Foster + Partners il Museo Nazionale Zayed richiama nelle forme l’ala di un falco in volo, un omaggio all’antica tradizione della falconeria negli Emirati. «Dal punto di vista architettonico, scrive lo studio Foster sui social media, l’obiettivo è stato quello di combinare una forma contemporanea altamente efficiente con elementi del design e dell'ospitalità tradizionali arabi per creare un museo sostenibile, accogliente e culturalmente integrato nel suo contesto. Celebrando l’eredità e l'mpegno dello sceicco Zayed nei confronti della natura, il museo è situato all'interno di un giardino che racconta la storia dello sceicco Zayed attraverso i paesaggi che lo hanno ispirato».
«In quanto museo nazionale degli Emirati Arabi Uniti, sottolinea Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi, il Museo Nazionale Zayed presenta la storia della nostra terra, del nostro popolo e del nostro patrimonio in modo vivo, in continua evoluzione e aperto a tutti. Il museo riflette la visione e i valori del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, la cui fede nella cultura, nell'istruzione e nella conoscenza continua a guidarci. Storia e innovazione si fondono all'interno del museo, creando uno spazio in cui il dialogo, l’apprendimento e lo scambio possono prosperare e dove i visitatori di tutte le generazioni possono interagire con il percorso della nostra nazione, dalle sue antiche radici alle sue aspirazioni per il futuro».
Il museo dispone di sei gallerie permanenti, uno spazio espositivo temporaneo e una galleria all'aperto. Tra i reperti più antichi in mostra, uno strumento di pietra risalente a 300mila anni fa, rinvenuto a Jebel Hafit, ad Al Ain.
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