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Il bello di Budapest

Luana De Micco

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«L’Annunciazione» di El Greco realizzata nel 1600 ca. © Musée des Beaux-Arts, Budapest 2016Il Musée du Luxembourg accoglie una selezione di 90 opere provenienti dallo Szépmüvészeti Múzeum, il Museo di Belle Arti di Budapest chiuso per lavori di ristruttuzione fino al 2018. La mostra «Capolavori di Budapest», dal 9 marzo al 10 luglio, riunisce tra l’altro, in ordine cronologico, la «Vergine con Bambino» di Andrea Pisano scolpita in alabastro intorno al 1335, «L’Annunciazione» di El Greco realizzata nel 1600 ca, «La portatrice d’acqua» di Francisco de Goya (1808-12), o ancora «La dama con ventaglio» di Manet (1862), celebre ritratto di Jeanne Duval, l’amante del poeta Charles Baudelaire.

Sono prestati dal museo ungherese anche due ritratti di uomo di Dürer del 1500-10 e di Veronese del 1555 ca. Di Cranach il Vecchio è la «Salomè con la testa di Giovanni Battista» (1526-30). Per il museo parigino, al di là di poter esporre tali capolavori, la mostra è anche l’occasione di approfondire il rapporto della città di Budapest con l’arte e di proporre una lettura trasversale di alcuni temi che emergono dalla collezione ungherese: la pittura religiosa, il ritratto, le scene di genere e le figure fantastiche.

Luana De Micco, 04 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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Il bello di Budapest | Luana De Micco

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