Gareth Harris
Leggi i suoi articoliUn dipinto ritenuto un capolavoro dell’artista fiammingo Quentin Metsys è stato acquistato dal J. Paul Getty Museum all’asta di Christie’s a Londra (2 luglio) per 10,6 milioni di sterline diritti inclusi (stima 8-12 milioni di sterline). L’opera, «La Madonna delle ciliegie», risale al 1520 e mostra la Vergine e il Bambino abbracciati mentre lei tiene delle ciliegie nella mano destra. Secondo Christie’s, «La Madonna delle ciliegie» scomparve nel XVII secolo e riapparve in una vendita a Parigi nel 1920 ma con diverse aggiunte, in particolare una tenda verde traslucida tirata sulla finestra e sul paesaggio. «Con questa sovradipintura e uno spesso strato di vernice scolorita, l’opera è stata messa in vendita da Christie’s [Londra] nel 2015», si legge in un comunicato. Per quella vendita, il dipinto è stato attribuito allo studio di Metsys e venduto per sole 254.500 sterline (stima 60.000-80.000 sterline). La nota spiega che «è stato solo dopo il cambiamento della conservazione successiva che [innominati] studiosi sono stati in grado di riconoscere l’opera come la versione principale del capolavoro di Metsys».
Il Getty afferma in un comunicato che «la recente riscoperta del dipinto del XVI secolo ci ha offerto l’opportunità di acquistare uno dei più significativi dipinti del Rinascimento fiammingo apparsi sul mercato negli ultimi decenni». Anne Woollett, curatrice dei dipinti del Getty Museum, aggiunge in un comunicato che: «Questo dipinto rappresenta lo stile personale e distinto di Metsys, derivato dal suo assorbimento delle tradizioni visive olandesi e dall'apprezzamento per i significativi sviluppi artistici italiani». Il dipinto sarà esposto nel Padiglione Nord del Getty Center di Los Angeles nelle prossime settimane. «La Madonna delle ciliegie» apparteneva inizialmente al mercante di spezie di Anversa Cornelis van der Geest nel 1615, quando l’arciduca Alberto VII d'Austria e l’arciduchessa Isabella Clara Eugenia gli fecero visita e si offrirono di acquistare il dipinto. Nel 1628 fu raffigurato nell’opera di William van Haecht «Il Gabinetto di Cornelis van der Geest».
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