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Rara lampada a sospensione mod. 2072 detta «Jo-Jo» di Gino Sarfatti del 1953

Cortesia di Cambi Casa d’Aste

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Rara lampada a sospensione mod. 2072 detta «Jo-Jo» di Gino Sarfatti del 1953

Cortesia di Cambi Casa d’Aste

Il 2025 parte con le aste di design

Incanto, Dorotheum, Cambi e Pandolfini propongono pezzi iconici e chicche rare

Carla Cerutti

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Ripartono a pieno ritmo nella seconda metà di gennaio le aste dedicate al design e alle arti decorative del ’900. Si comincia da Torino con la vendita del 15 gennaio organizzata da Incanto con circa 250 lotti dalle varie stime e provenienze. Tra gli arredi di maggior pregio, la celeberrima poltrona «mod. 670» con poggiapiedi «mod. 671» disegnata da Charles e Ray Eames nel 1956 ma editata da ICF nel 1970 circa (3.400-4.600 euro), sei sedie «mod. SD9 Luisella» disegnate da Franco Albini per Poggi nel 1958 circa (3mila-3.600 euro), sei lampade da parete in ottone dorato, vetro trasparente costolato a bollicine e vetro con inclusione d’oro prodotte da Barovier & Toso nel 1980 ca. (4mila-6mila) e un’elegante console disegnata da Angelo Mangiarotti per la serie «Eros» con elementi in marmo nero connessi da incastro a gravità, prodotta da Skipper nel 1970 circa (4mila-4.500 euro). Segue l’appuntamento del 17 gennaio con una nutrita asta di Dorotheum a Vienna che offre oltre 350 lotti, tra mobili di Kolo Moser, argenti di Josef Hoffmann, squisiti accessori in argento e smalti, eleganti figure in porcellana di Augarten o in ceramica policroma di Goldscheider, vetri iridescenti di Löetz Witwe, con stime oscillanti dai 100 ai 1.800 euro.

Un raro orologio a pendolo da pavimento di Adolf Loos prodotto da Johannes Heeg, in Austria, nel 1904 circa (30mila-40mila euro). Cortesia di Cambi Casa d’Aste

A Milano, Cambi propone il 21 gennaio 95 lotti che spaziano dai lampadari di Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa e Flavio Poli alle raffinate creazioni di Max Ingrand e Pietro Chiesa per Fontana Arte, da alcuni arredi della Secessione viennese alle fantasiose ideazioni di Piero Fornasetti, dai gioielli e i piccoli animali di Gabriella Crespi ai mobili luminosi di Nanda Vigo. Tra i lotti di maggior importanza si impongono un raro orologio a pendolo da pavimento in metallo e vetro di Adolf Loos prodotto da Johannes Heeg, in Austria, nel 1904 circa (30mila-40mila euro), un esemplare della rara lampada a sospensione mod. 2072 detta «Jo-Jo» di Gino Sarfatti del 1953, con diffusori a forma di grandi pasticche colorate in metacrilato (20mila-30mila euro), una scrivania dirigenziale disegnata da Gio Ponti intorno al 1948 per i Fratelli Ghianda di Bovisio (18mila-24mila euro) e un tavolo modello «Proboscide di elefante», per via della forma delle otto gambe, realizzato su disegno di Adolf Loos e Josef Berka nel 1900 circa (10mila-15mila euro). Infine a Firenze, il 29 gennaio, Pandolfini mette in campo 200 lotti i cui pezzi forti sono un letto modello «Elledue» della serie «Mobili Grigi» creata da Ettore Sottsass per Poltronova nel 1970 (40mila-60mila euro), una poltrona della nota serie realizzata su disegno di Gio Ponti da Ariberto Colombo nel 1947 circa  (25mila-35mila euro), due lotti ciascuno di tre lampade da parete della serie «Canovacci» prodotta da Venini nel 1981 su disegno di Gaetano Pesce (25mila-35mila ciascuno), un tavolo basso modello «1774», in legno con ripiano in specchio recante il timbro «Galvanit Fontana, 14 Gennaio 1959, Italy», modello notissimo di Max Ingrand per Fontana Arte (20mila-30mila euro) ed una libreria modulare modello «Lerici» realizzata nel 1958 da MIM su progetto di Ico Parisi (15mila-20mila euro).

Carla Cerutti, 14 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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