Gareth Harris
Leggi i suoi articoliL’ex finanziere britannico Christian Levett ha manifestato l’intenzione di convertire il suo museo di antichità classiche nel sud della Francia nel «primo museo in Europa dedicato all’arte delle donne artiste» (questa la dichiarazione del finanziere, ma in realtà il 21 aprile scorso a Ceresole d’Alba, in Piemonte, presso la Chiesa della Madonna dei Prati, si è inaugurato il Museo Internazionale delle Donne Artiste-Mida in cui sono ospitate opere, tra le altre, di Marina Abramovic, Jenny Holzer, Sonia Delaunay, Beverly Pepper e Carmen Gloria Morales, Ndr).
In un post su Instagram, il Mougins Museum of Classical Art di Levett annuncia la chiusura alla fine di questo mese e la riapertura con un nuovo focus a giugno del prossimo anno. «Christian Levett, fondatore e proprietario del Mougins Museum of Classical Art, rinnoverà completamente il museo, chiudendolo come museo d’arte classica il 31 agosto e riaprendolo come sede espositiva nella primavera del 2024, organizzando mostre a rotazione di arte moderna e contemporanea», recita un comunicato sul sito web del museo.
Il museo sarà rinominato Femmes Artistes du Musée de Mougins. In un post su Instagram, Levett afferma che opere di artiste tratte dalla sua collezione come Joan Mitchell, Lee Krasner, Elaine de Kooning, Howardena Pindell, Cecily Brown e Nancy Graves saranno esposte nella sede rinnovata. In un'intervista al Financial Times nel 2018, Levett aveva stimato di aver effettuato più di 3mila acquisti in 25 anni, costruendo inizialmente una collezione di antichità classiche (una delle più grandi in mani private) e arte contemporanea che include opere di artisti come Damien Hirst e Marc Quinn. Secondo il suo sito web, quasi 250mila persone hanno visitato il suo museo a Mougins da quando è stato aperto nel 2011. Secondo la Rich List 2020 del «Sunday Times», a partire da quell’anno Levett aveva un patrimonio di 222 milioni di sterline. «Il primo quadro lo comprai a Parigi nel 1995: è un dipinto di una scena di incendio a Delft, creato nel 1600 da un artista olandese chiamato Egbert van de Poele. Lo pagai 100mila franchi francesi».
La sua strategia di raccolta è però cambiata durante la pandemia. «Durante il lockdown ho iniziato a costruire una collezione di espressionismo astratto femminile. Ho ricercato artiste di quel periodo, anche quelle meno conosciute. Molte opere, che sono state esposte anche nei musei, erano disponibili sul mercato presso le case d’asta e in altre collezioni, e ho iniziato a rimetterle insieme», ha detto Levett alla rivista Lampoon. Ha assemblato opere di artiste del XX secolo, prestando successivamente numerosi dipinti alla Whitechapel Gallery di Londra per la mostra «Action, Gesture, Paint: Women Artists and Global Abstraction 1940-1970», attualmente aperta alla Fondation Vincent van Gogh a Arles (fino al 22 ottobre).
Levett sponsorizza anche una mostra di opere degli artisti britannici Flora Yukhnovich e Daniel Crews-Chubb all’Ashmolean Museum di Oxford (fino al 14 gennaio 2024). Il collezionista ha scritto su Instagram: «Incredibilmente felice per Daniel, di cui abbiamo promosso la carriera alla Vigo Gallery di Londra, negli anni, dal 2012 al 2018, in cui ero partner finanziario». Levett ha anche una casa in Italia, a Firenze, che, dice la rivista «Lampoon», si sviluppa su «due piani pieni di opere d’arte, principalmente di autori britannici o americani. E sono tutti di un’artista donna».
Altri articoli dell'autore
Sebbene i loro spazi in patria rimangano chiusi, due gallerie libanesi hanno esposto alla fiera londinese
Phoebe Plummer e Anna Holland, appartenenti al gruppo Just Stop Oil, sono state condannate per il gesto dimostrativo compiuto nel 2022 alla National Gallery di Londra
L'architetto francese curerà la ristrutturazione di un palazzo storico vicino al Louvre. Apertura a fine 2025
Due uomini sono comparsi in tribunale con l'accusa di furto con scasso in seguito al furto di una versione di «Girl with Balloon»