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Redazione
Leggi i suoi articoliIn occasione della mostra «Raffaello, la Dama col liocorno», aperta alle Gallerie d’Italia di Napoli e accessibile al pubblico fino al 22 giugno, si terrà il 12 giugno alle ore 9.30 una giornata di studio sull’Urbinate, divisa in due parti: una più centrata sulla «Dama con il Liocorno» (restauri, indagini diagnostiche) e sul suo periodo di realizzazione, nonché sul rapporto di Raffaello con Leonardo; l’altra su temi raffaelleschi più generali.
Dopo i saluti introduttivi di Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e direttore generale Gallerie d’Italia, moderati da Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, Silvia Ginzburg, dell’Università degli Studi Roma Tre, si soffermerà su «Il primo soggiorno fiorentino di Raffaello nel 1503 e alcune sue conseguenze»; Angelamaria Aceto, dell’Ashmolean Museum of Art & Archeology di Oxford, analizzerà il tema «Raffaello con Leonardo nel 1503» e Barbara Provinciali, della Galleria Borghese di Roma, concentrerà l’attenzione invece («La Dama col liocorno: materia e restauri, brevi note») sull’opera «ospite» nella circostanza del museo napoletano.
La sessione pomeridiana, che inizierà alle ore 15, moderatore Gennaro Toscano, della Bibliothèque Nationale de France-École Nationale des Chartes, vedrà alternarsi Sefy Hendler, dell’École d’Histoire de l’Art et Archéologie, dell’Université Paris 1 (titolo del suo intervento «Col splendor di que’ raggi amorosi», per ricostruire la lettura leonardesca del giovane Raffaello, a partire dalla Dama con il Liocorno per arrivare al Cortegiano); Francesca Alberti, della National Gallery di Londra («Nel suo ridere rallegra chiunque lo guarda»), che illustrerà la gioia contagiosa in alcune opere di Raffaello; e Andreas Plackinger, della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda, che parlerà di «La Madonna Sistina a Dresda e il culto di Raffaello in Germania».
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