La serie di vendite di Old Masters di Christie’s a New York ha esordito la mattina di mercoledì 25 gennaio con 76 opere della collezione dell’erede bancario svizzero-libanese e produttore cinematografico Jacqui Eli Safra, che ha incassato 18,5 milioni di dollari diritti compresi, seguita, al pomeriggio, da un’altra sessione di vendita che ha fruttato 44,2 milioni di dollari (40,6 milioni di euro) per i 36 lotti venduti. I risultati si collocano al di sotto delle stime (al lordo dei diritti) di 19,2-28,8 milioni di dollari (17,6-26,4 milioni di euro) per Safra e di 46,7-66,7 milioni di dollari (42,8-61,2 milioni di euro) per gli altri lotti.

È interessante osservare che la collezione Safra è stata presentata sul mercato senza riserve, ovvero senza un’offerta minima necessaria perché le opere passassero di proprietario, registrando automaticamente un tasso di vendita del 100%: si è trattato di una «white glove sale».

Tra i pezzi della collezione che hanno raggiunto un prezzo più alto, «Il bagno di Esther» del pittore olandese Aert de Gelder, in abiti sfarzosi, ha realizzato 882mila dollari (810mila euro) a fronte di una stima di 1-1,5 milioni di dollari (917mila-1,4 milioni), la stessa prevista per l’elegante «Ritratto di un uomo con guanti» di Joos van Cleve, che è stato aggiudicato per 945mila dollari (867mila euro). Il de Gelder era stato venduto l’ultima volta nel gennaio 1998 da Christie’s New York per 772.500 dollari (1,4 miliardi di lire) e il Van Cleve aveva realizzato 178.500 dollari (3,2 milioni di lire) da Sotheby’s New York nel maggio 1998. Entrambi i quadri erano garantiti da terzi.

Pur non essendo un’opera autografa, la grande e drammatica «La Maddalena rinuncia alle vanità terrene» dello studio di Artemisia Gentileschi ha superato le aspettative ed è stata venduta per 189mila dollari (173mila euro).

Una composizione piuttosto volgare e umoristica, «Unequal Lovers» di Hendrick Ter Bruggen, con un uomo anziano e barbuto con gli occhiali che afferra una donna decisamente più giovane e parzialmente nuda, è stata venduta per 655.200 dollari (600mila euro) a fronte di una stima pre-vendita di 800mila-1,2 milioni di dollari (734mila-1 milione di euro). Safra aveva acquistato il dipinto nel 2005 dal mercante newyorkese Otto Naumann per una cifra non rivelata.

Oltre alla maggioranza di opere olandesi, era in vendita un paesaggio a matita e acquerello su carta dell’ultimo J.M.W. Turner, «The Splügen Pass», che prende il nome dal passo alpino che raffigura e che è passato per la prima volta all’asta nel 1842. È stato venduto al mercante londinese Marco Voena per la modica cifra di 1 milione di dollari (917mila) a fronte di una stima pre-asta di 1,5-2 milioni di dollari (1,4-1,8 milioni). L’ultimo passaggio in asta è stato nel giugno 2001 da Sotheby’s Londra per 242mila sterline (405mila euro).

«Penso che sia stata una mossa coraggiosa da parte di Christie’s» togliere le riserve per la vendita di Safra, ha detto il mercante londinese Johnny van Haeften, «e ha dato i suoi frutti raggiungendo il giusto prezzo di mercato. Tuttavia, sono rimasto a mani vuote».

Nella successiva vendita, dove i lotti sono stati presentati con riserva, la festosa «Festa di San Giorgio» (1628) di Pieter Brueghel il Giovane ha raggiunto i 2,9 milioni di dollari (2,7 milioni di euro) a fronte di una stima di 2,5-3,5 milioni (2,3-3,2 milioni di euro).

Tra gli altri pezzi grossi, almeno per nome e reputazione storica, il «Paesaggio estivo con carri» di Jan Brueghel il Vecchio, una scena pastorale ambientata tra alberi mossi dal vento sotto uno splendido cielo blu, è stato battuto per 1,9 milioni di dollari (1,7 milioni di euro), ben al di sotto della stima di 2,5-3,5 milioni di dollari (2,3-3,2 milioni di euro). Il «Ritratto di donna con guance rosa e cappello di paglia» di Peter Paul Rubens, probabilmente la prima moglie dell’artista Isabella Brant in veste di pastorella, ha realizzato 1,1 milioni di dollari (1 milione di euro) contro una stima di 1,2-1,8 milioni di dollari (1,1-1,7 milioni di euro).

I prezzi sono saliti notevolmente con il doppio ritratto di madre e figlia di Francisco José de Goya y Lucientes: María Vicenta Barruso Valdés seduta su un divano con un cane da compagnia e sua madre Dona Leonora Antonia Valdés de Barruso, seduta su una sedia con in mano un ventaglio (entrambi del 1805), è stato il top lot della giornata con un risultato di 16 milioni di dollari (14,7 milioni di euro), appena al di sotto delle stime di 15-20 milioni di dollari (13,8-18,4 milioni di euro) ma sufficiente a stabilire un nuovo record d’asta per il maestro spagnolo. Entrambe le donne sono vestite in modo sontuoso e sedute su sedie riccamente imbottite. Anche il cane da compagnia bichon frisé con al collo un elaborato collare con borchie dorate. La vendita è stata accompagnata da una garanzia di terzi.

Un lotto che ha superato le aspettative, il piccolo ma stupefacente schizzo di genere di Jean-Baptiste Siméon Chardin che ritrae un giovane disegnatore al lavoro e visto dal retro, «Il giovane disegnatore» (1733-35), è stato aggiudicato a 1,2 milioni di dollari (1,1 milioni di euro), rispetto a una stima di 500-800mila dollari (460-730mila euro).

Una scena panoramica meno nota, «L’ingresso di un tempio indù scavato nella grotta di Mahabalipuram sulla costa di Coromandel», ha attirato una mezza dozzina di offerenti ed è stata aggiudicata per 1 milione di dollari (917mila euro), più di quattro volte la sua stima massima di 180mila dollari (165mila euro) e un nuovo record d’asta per il pittore inglese.

Di un altro livello, la splendida vista con figure di J.M.W. Turner, «Pope’s Villa at Twickenham», omaggio al grande satirico inglese Alexander Pope esposta per la prima volta nel 1808, ha totalizzato 4,6 milioni di dollari (4,2 milioni di euro) a fronte di una stima di 4-6 milioni di dollari (3,7-5,5 milioni di euro). L’ultima volta che è passato in asta da Sotheby’s Londra nel luglio 2008 ha raggiunto 5,4 milioni di sterline (6,8 milioni di euro): non un bel colpo per il venditore.

In totale, tra le due sessioni di vendita, mercoledì da Christie’s sono stati stabiliti sette nuovi record d’asta per artisti. Oltre a Goya e Daniell, sono stati raggiunti nuovi record per Jean-Baptiste Oudry, Gerard de Lairesse, Giuseppe Bartolomeo Chiari, Marinus van Reymerswale e Jean Valette-Falgores, detto Penot.

Appuntamento a giovedì 26 gennaio, quando Sotheby’s a New York metterà in scena la propria vendita di Old Master, presentando l’importante collezione
Fisch Davidson e un Bronzino molto discusso. .