Gli ariosi spazi della Promotrice delle Belli Arti fanno da sfondo al tradizionale appuntamento con l’antiquariato di Apart Fair, all’ottava edizione. Organizzata dall’Associazione Piemontese Antiquari Apa in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino e Provincia e Federazione Italiana Mercanti d’Arte Fima, ospita dal 30 ottobre al 3 novembre quaranta galleristi con opere che spaziano dall’archeologia al design contemporaneo e di grande interesse storico-artistico. Tra i pezzi più antichi una danzatrice in terracotta proveniente dalla Cina e riconducibile al II secolo a.C., della galleria torinese Ajassa. Alta 55 centimetri, la statuetta evidenzia la sensualità della figura femminile longilinea e aggraziata. Justus Sustermans, artista fiammingo vissuto nel Seicento, invitato a Firenze sotto il patronato della famiglia Medici, è l’autore del «Ritratto di Margherita de’ Medici Farnese», 1639 circa, esposto dalla galleria Conti Caponi. Nativo di Anversa, Sustermans godette di grande fama e molto noti furono i suoi ritratti della famiglia Medici, di cui fu anche pittore di corte.
Di Giuseppe Maggiolini, «maestro in ebanisteria», è il bel cassettone di fine Settecento della galleria Goglia. Tra le proposte di Alessandro Macrì-Liberty e Déco, invece, una lampada da tavolo di Émile Gallé (Francia, 1900-05). Del maestro del vetro, del legno e della ceramica francese, promotore dell’Art nouveau, sono sempre molto apprezzate, e ricercate, le originali creazioni d’ispirazione floreale. Pressoché dello stesso periodo il «Ritratto della Signora Martinez de Hoz» (1907-10) di Giovanni Boldini della galleria Bottega d’Arte. La composizione esalta un modello di bellezza femminile trasportato nella piena modernità del bel mondo internazionale, alla tipica maniera del pittore ferrarese. Da segnalare un’incursione del contemporaneo grazie alla collaborazione con la Galleria Lunetta 11 con un grande dipinto del giovane trentino Ismaele Nones.
Il programma della kermesse prevede anche una mostra di rari manifesti cinematografici degli anni ’30 e ’40 di film di Sherlock Holmes e un concorso fotografico con studenti dell’Istituto europeo di Design Ied, chiamati a immortalare scorci dell’allestimento e delle opere, con premiazione la sera dell’ultimo giorno di Apart. Previsti alcuni incontri in collaborazione con il Museo Egizio. «Il lavoro di vetting è importantissimo, siamo l’unica fiera in Piemonte a disporre di un comitato di esperti, selezionato dalla Federazione italiana mercanti d’arte, che passano un’intera giornata, precedente all’esposizione pubblica per valutare l’autenticità delle opere ed eventualmente far correggere attribuzioni, epoche e restauri nei cartellini. Il collezionista è quindi molto tutelato e noi, come Associazione degli Antiquari, che organizziamo la mostra direttamente, ci teniamo moltissimo. L’autenticità, infatti, è il primo valore dell’antiquariato», conclude Aldo Ajassa, presidente dell’Associazione Piemontese Antiquari.