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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliCon «Hans Op de Beeck: Nocturnal Journey», il Museo Reale di Belle Arti di Anversa (Koninklijk Museum voor Schone Kunsten Antwerp, Kmska) presenta, fino al 17 agosto, la più completa personale di sempre dell’artista belga nel suo paese.
Immersi in un’atmosfera onirica, i visitatori vengono condotti da 39 sculture monocromatiche realistiche e a grandezza naturale di Hans Op de Beeck in un viaggio attraverso un misterioso paesaggio notturno, in un sottofondo sonoro appositamente creato. Dalle sculture e dalla videoarte alle atmosfere sonore sperimentali, l’opera multidisciplinare di Op de Beeck valica ogni tipo di frontiera. Nel suo lavoro, i confini si annullano e lasciano spazio a un’esperienza totale.
Op de Beeck in questa mostra inoltre dialoga con la collezione permanente del museo belga. La mostra tocca temi fondamentali della storia dell’arte, come le nature morte, la transitorietà («vanitas») e la bellezza. Sebbene le sue sculture abbiano un aspetto classico, Op de Beeck gioca con i materiali, la forma e la scala, reinterpretando temi tradizionali in modo sorprendente. Questo permette ai visitatori di osservare motivi eterni da una prospettiva contemporanea.
Nella mostra il visitatore non è un semplice spettatore, ma un compagno di viaggio che fa parte dell’opera d’arte. I personaggi presenti riflettono diverse fasi della vita, emozioni e rituali quotidiani. Giovani e anziani, persone e animali, oggetti e installazioni architettoniche evocano associazioni mentali riconoscibili e individuali. L’uso del monocromo lascia spazio all’interpretazione personale.
«La mostra invita il visitatore a un viaggio fisico e mentale attraverso un ambiente che racchiude il silenzio e la meditazione, ma anche l’oscurità e la latente perturbazione notturna. Lavorando in modo anacronistico ed eclettico, le mie sculture cercano di arrivare a un’essenza senza tempo di questo mondo fittizio. Un luogo dove tutti sono liberi di sognare», afferma Hans Op de Beeck.
Per parte sua, la curatrice della mostra Annelien De Troij dichiara: «Interrogarsi sulla bellezza è qualcosa che gli artisti hanno fatto nel corso dei secoli. Anche il lavoro di Hans Op de Beeck esplora le molteplici manifestazioni della bellezza. Nel farlo, l’artista ha un occhio di riguardo per la poesia del piccolo, del quotidiano. È proprio per questo motivo che Op de Beeck è ospite del Kmska».