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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliIl crowdfunding ha permesso di raccogliere 338mila euro a favore del restauro dell’antico portico di San Luca (info: www.unpassopersanluca.it). Quello che conduce dal centro città al santuario della Madonna di San Luca è infatti la via coperta più lunga al mondo e necessita di un intervento, ora reso più semplice grazie a 7.030 sostenitori che hanno donato in media 50 euro a testa. L’iter era partito nell’ottobre 2013, grazie alla start up bolognese Ginger che agiva per conto del Comune, privo dei fondi necessari ai lavori urgenti. Il portico di San Luca è, insieme alle due Torri e al Nettuno, uno dei simboli del capoluogo emiliano: venne costruito a partire dal 1677 ed è lungo poco meno di 4 chilometri per un totale di 358 archi. Ginger è composta da cinque donne manager culturali e si è specializzata nella raccolta fondi e nel crowdfunding per la cultura: «Il progetto, spiega la presidente di Ginger Agnese Agrizzi, si chiama “Un passo per San Luca” e la raccolta di 338mila euro dimostra le potenzialità del crowdfunding per la cura dei beni culturali». Un altro caso recente in Emilia di crowdfunding si è svolto alla Galleria Estense per dotare il busto di Francesco I d’Este di Bernini di una base antisismica.
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