Carlotta de Volpi
Leggi i suoi articoliIl 24 novembre inaugura finalmente Azabudai Hills, il grande edificio nel centro di Tokyo progettato da Thomas Heatherwick, in cui Pace Gallery, come preannunciato, aprirà nella primavera del 2024 la sua prima sede in Giappone. Gli spazi della galleria, sviluppati su tre piani, sono stati progettati dall’architetto giapponese Sou Fujimoto, la cui pratica si concentra sulle relazioni simbiotiche tra il corpo umano, il mondo naturale e il design architettonico.
Tra i progetti di Fujimoto vanno menzionati il Serpentine Gallery Pavilion 2013 di Londra e il master plan complessivo di Expo 2025 Osaka, di cui è responsabile. L’interesse di Pace per Tokyo, che in Asia ha già una presenza fisica a Seul e Hong Kong, non è di sicuro recente; risale infatti alla fine degli anni Sessanta, quando il fondatore Arne Glimcher iniziò a visitare regolarmente la metropoli nel tentativo di entrare in contatto con artisti, curatori e collezionisti della scena locale.
Nei decenni successivi, Pace è rimasta profondamente legata alla comunità artistica nipponica e continua a collaborare a stretto contatto con altre gallerie giapponesi. Inoltre, rappresenta alcuni dei più importanti artisti attivi in Giappone, tra cui Yoshitomo Nara (di cui è in corso una mostra presso la sede di Ginevra), Kohei Nawa, Lee Ufan e il collettivo teamLab. «Negli ultimi anni, la crescente importanza di Tokyo nell’ecosistema artistico asiatico è diventata ancora più evidente. È un luogo in cui culture antiche e moderne coesistono con una scena artistica contemporanea incredibilmente vivace», ha dichiarato Marc Glimcher, amministratore delegato della Pace Gallery e figlio del fondatore Arne.
L’apertura della sede giapponese di Pace coincide infatti con i significativi sforzi che il Paese sta facendo per consolidare la propria posizione come hub del mercato dell’arte, approfittando del suo ricco patrimonio culturale e della sua attrattiva turistica. «Crediamo che sia giunto il momento che il Giappone torni ad essere una delle comunità di collezionisti più importanti del mondo e spero che Pace possa svolgere un ruolo importante in questa crescita», ha aggiunto Glimcher. Nel frattempo (sempre dal 24 novembre) negli spazi di Azabudai Hills sarà possibile vedere «A harmonious cycle of interconnected nows», nuova installazione permanente di Olafur Eliasson.
Altri articoli dell'autore
L’M+ di Hong Kong dedica una retrospettiva alla più celebre stilista pechinese che unisce cultura orientale e influenze occidentali per creare abiti di straordinario impatto visivo
La fiera giapponese si è conclusa con buone vendite e un pubblico internazionale. Ora la città aspetta una nuova apertura importante: Pace Gallery
L’80% dei lotti supera le stime. La star è stata una tela monocroma di Pierre Soulages, passata di mano per 3 milioni di euro
Christie’s si è imposto sul mercato di Canaletto, Sweerts ha superato le aspettative ed è stato stabilito il record per Renaldi