Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliUna tenda che si muove nel vento, uno specchio convesso, un piedistallo inclinato, una piuma sospesa: ogni elemento per Duane Michals diventa un simbolo evocativo.
Da questo presupposto nasce il progetto in collaborazione con Bottega Veneta (per la quale aveva già realizzato una campagna nel 1985): un cortometraggio e una serie fotografica il cui protagonista è Jacob Elordi, Brand Ambassador della Maison dal 2024.
In «What are Dreams», infatti, girato in bianco e nero nella dimora newyorkese del fotografo statunitense (1932), l’attore australiano (1997) si muove tra scenari enigmatici in linea con lo stile di Michals, che nella sua carriera ha esplorato l’inconscio, l’immaginario e l’inquietante sulla scia del Surrealismo. In questa sede, alcuni rimandi visivi richiamano ad esempio Giorgio de Chirico e René Magritte.
A fare da sceneggiatura al filmato, l’omonima poesia pubblicata dallo stesso Michals nel suo libro fotografico Questions without Answers (2001), che evoca i «film di mezzanotte della mente…in cui le cose sembrano familiari, ma non del tutto uguali». Oltre alla componente recitata da Elordi, estratti del testo tornano per iscritto negli scatti.
Altri articoli dell'autore
Ai due è stata affidata la curatela della 20ma Mostra Internazionale di Architettura, in programma dall’8 maggio al 21 novembre
Dopo il vernissage della sede milanese, il 28 novembre aprirà i battenti il nuovo presidio espositivo dedicato al dialogo tra arte contemporanea, cultura manageriale e sviluppo sociale
Con il progetto «La cultura cura, la bellezza salva» il museo rafforza la propria vocazione inclusiva e il suo ruolo nel welfare culturale, coinvolgendo persone con Alzheimer, Parkinson, fibromialgia, stress e stati d’ansia grazie alla collaborazione con associazioni di volontariato del territorio
Riflettendo sulla rete di cavi sottomarina e sulla quantità di dati e informazioni che trasporta, l’artista ha raccolto fotografie per un archivio eterogeneo di sguardi sul mare, capace di superare confini linguistici e geopolitici. Dal 3 dicembre sono esposte da Circolo, a Milano



