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L'elettricista di Picasso in tribunale

Luana De Micco

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Parigi. Per quasi quaranta anni hanno conservato nel loro garage ben 271 opere non catalogate di Pablo Picasso. Due coniugi, un ex elettricista di 75 anni e la moglie, di 71, compaiono da oggi, e per tre giorni, davanti ai giudici del tribunale di Grasse, nel Sud della Francia, perché accusati di furto dagli eredi del pittore di Malaga. Non si è trattato di un furto, ma di un dono, sostengono invece a loro discolpa Pierre e Danielle Le Guennec, che vivono a Mouans-Sartoux. L’ex elettricista lavorò tra il 1970 e il 1973 per Picasso e la sua ultima moglie, Jacqueline, nella dimora di Mougins. «Il maestro mi invitava spesso a prendere un dolce, un caffè, parlavamo di tutto e niente. Una sera, ha raccontato Le Guennec, mentre finivo di lavorare, Madame mi ha consegnato un pacco dicendomi ‘questo è per lei’. Quando sono rientrato a casa ho visto che erano dei disegni, ma io non ci capisco niente. Se fosse stato un quadro sì che mi avrebbe fatto strano». La scatola conteneva dunque schizzi, un album di disegni, collage cubisti e sei piccoli oli su tela.
Il caso è scappiato nell’ottobre del 2010 quando gli stessi coniugi Le Guennec, dopo aver tenuto nascosto per 37 anni il prezioso tesoro, si sono rivolti alla Picasso Administration per fare autenticare e stimare le opere di cui erano in possesso. È a quel punto che gli eredi del pittore, tra cui Claude Picasso, che gestisce la Fondation che porta il nome del padre, hanno deciso di sporgere denuncia contro i due. A sollevare sospetti è il fatto che le opere non portano la firma del pittore: «E Picasso firmava sempre all’ultimo momento, prima di vendere le sue opere o di regalarle, ha spiegato l’avvocato della famiglia Picasso, Jean-Jacques Neuer. Inoltre, Le Guennec non si ricorda quando le ha ricevute, se era il 1970, il 71 o il 72… Ma se vi regalano 271 opere di Picasso non potete non ricordarlo!»
Si tratta senza dubbio di originali, che il pittore realizzò tra il 1900 e il 1932 e il cui valore è stimato tra i 60 e i 100 milioni di euro.

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Luana De Micco, 10 febbraio 2015 | © Riproduzione riservata

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