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David Hockney, «Annunciation II, After Fra Angelico», 2017

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David Hockney, «Annunciation II, After Fra Angelico», 2017

L’«Annunciazione» del Beato Angelico agli occhi di David Hockney

Il monumentale omaggio realizzato nel 2017 dall’artista britannico è ora esposto all’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, in concomitanza al palinsesto che Firenze dedica al frate domenicano

In continuità con la mostra dedicata al Beato Angelico da Palazzo Strozzi e dal Museo di San Marco, sempre a Firenze, dal 26 settembre al 25 gennaio 2026, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, in collaborazione con gres art 671, ospita la monumentale opera «Annunciation II, After Fra Angelico» (2017) di David Hockney.

Considerato tra i maggiori artisti viventi, Hockney (Bradford, 1937) ha attraversato oltre sessant’anni di carriera tra pittura, disegno e sperimentazioni digitali, come recentemente ripercorsi dalla Fondation Louis Vuitton. La monumentale tela, esposta nella sacrestia affrescata da Mariotto di Nardo, reinterpreta l’«Annunciazione» realizzata dal frate domenicano intorno al 1440 nel convento di San Marco a Firenze e ne ribalta la prospettiva rinascimentale per un omaggio che è insieme tributo e rottura. L’artista britannico, che aveva incontrato l’immagine angelichiana alle scuole elementari, ne propone oggi una visione nuova, dove memoria personale e ricerca visiva si intrecciano.

Come afferma il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, «l’incontro tra un maestro del Rinascimento e una delle figure centrali della pittura tra XX e XXI secolo testimonia la forza universale delle immagini di Beato Angelico, capaci di generare nuovi significati nel dialogo con i grandi maestri contemporanei».

Il luogo scelto, inoltre, non è casuale: quando Beato Angelico dipingeva a San Marco, la comunità di Santa Maria Novella era già un riferimento spirituale e culturale per la città. Fondata nel 1221, l’Officina Profumo-Farmaceutica è la più antica farmacia del mondo, custode di un sapere che unisce scienza, arte e artigianato da oltre otto secoli. Accogliere l’opera di Hockney significa dunque riaffermare la vocazione dell’istituzione a connettere tradizione e innovazione, memoria e contemporaneità.

«Da un lato, le imprese sono custodi e interpreti di un patrimonio intangibile di valori, tradizioni e identità, ha sottolineato il presidente dell’Officina Carlo Pesenti. Dall’altro, le aziende hanno un ruolo importante nell’ambito della valorizzazione, della promozione e del sostegno alla cultura. Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella da oltre 800 anni è l’emblema di questo binomio, ed in questa occasione rinnova il proprio ruolo di custode di tradizione e innovazione, patrimonio di Firenze e simbolo del Made in Italy nel mondo, offrendo al pubblico un’esperienza che intreccia memoria storica, arte contemporanea e fascino fiorentino».

Beato Angelico, «Annunciazione», 1443 ca, affresco, Firenze, Museo di San Marco, dormitorio, corridoio nord. © Su concessione del Ministero della Cultura-Direzione regionale Musei nazionali Toscana-Museo di San Marco

Cecilia Paccagnella, 25 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

L’«Annunciazione» del Beato Angelico agli occhi di David Hockney | Cecilia Paccagnella

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