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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliSei le aste, tre dal vivo e tre online, per l’Asian Art Week newyorkese di Christie’s dal 12 al 27 marzo. Il primo appuntamento al Rockefeller Center è il 18 marzo con l’arte giapponese e coreana che ha come top lot un vaso in porcellana bianca Moon Jar della dinastia Joseon, alto 45 cm, con stima di 1,8-2,5 milioni di dollari. Rotondo, bianco e lucente, deve il suo nome al caratteristico aspetto che ricorda la superficie lunare, evocata dall’uso del baekja, un’argilla caolinica bianca priva di ossido di ferro. Legati allo spiritualismo neoconfuciano e tipicamente Koreani, questi vasi del periodo Joeson sono estremamente rari, nel 2023 Christie’s ne ha venduto uno a 4,5 milioni di dollari. Per il versante giapponese a dominare la vendita è invece una grande onda di Hokusai (stima 400-600mila dollari). Tratta dalla serie di xilografie «Trentasei vedute del monte Fuji», misura 24,8x31 cm, ed è caratterizzata dall’uso del pigmento blu che domina l’onda e il versante del monte Fuji che si scorge in lontananza sotto la sua cresta. È tra le opere più riprodotte al mondo, vari esemplari sono conservati in importanti musei dal Metropolitan Museum of Art di New York al British Museum di Londra. Tra le proposte anche una scultura Dainichi Nyorai del tardo periodo Heian (stima di 300-500mila euro), finemente scolpita e raffigurante il Grande Buddha della Luce solare, noto anche come anche come Buddha primordiale o cosmico, sorgente di tutto l’universo. In Giappone viene adorato dal periodo Heian (794- 1192) come figura centrale del Buddhismo Esoterico (Mikkyō). «L’asta presenta inoltre una raffinata selezione diceramiche celadon della dinastia Goryeo provenineti dalla David and Nayda Utterberg Collection, esempi di rare porcellane del periodo Joseon, uno splendido dipinto di Ito Jakuchu e una selezione curata di opere in lacca, lavori in metallo, arte moderna e contemporanea, sculture, ceramiche e molto altro ancora» spiegano da Christie’s.
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Hoskusao @ Christie’s
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@ Christie’s
Il 19 marzo la scena passa poi all’arte moderna e contemporanea dell’asia meridionale. Guidano la vendita una selezione di opere del Progressive Artists’ Group, attivo in India nel XX secolo, con sede a Bombay, noto per aver rielaborato la tradizione folcloristica indiana alla luce della lezione della pittura moderna occidentale. Tra i più noti membri di questa compagine Maqbool Fida Husain, di cui viene proposto un monumentale dipinto formativo del 1954. Si intitola «Senza titolo (Gram Yatra)» è realizzato con la tecnica dell’olio su tela e misura 90,2x422,6 cm, è proposto con un a stima di 2,5-3,5 milioni di dollari. Vi è poi l’iconica gouache del 1953 di Sayed Haider Raza, «Black Sun» (300-500mila dollari), proveniente dalla stimata collezione di Madame e Monsieur Jacques Lassaigne, e il monumentale dipinto senza titolo realizzato nel 1969 da Akbar Padamsee, riproducente un paesaggio astratto nelle tonalità del blu e del marrone (stima 600-800mila dollari), già parte della pionieristica collezione Bilwa e Lore Chowdhury. In catalogo anche altri dipinti giovanili di Raza e Husain e importanti opere di Francis Newton Souza , Krishnaji Howlaji Ara, Krishen Khanna , Zainul Abedin, Gulam Rasool Santosh, Zarina e Sudhir Patwardhan. «Ad accompagnare questi capolavori un gruppo di opere dei precursori del modernismo nell’Asia meridionale, tra cui Jamini Roy, Walter Langhammer e George Keyt e l’artista americano itinerante Edwin Lord Weeks. Un altro importante gruppo di opere nel catalogo celebra l’eredità del Baroda Group of artists e della Faculty of Fine Arts presso la Maharaja Sayajirao University. Proveniente da varie collezioni, tra cui quella dell’architetto visionario BV Doshi e della sua famiglia, questa sezione della vendita comprende dipinti, opere su carta, stampe e sculture di artisti come Bhupen Khakhar, KG Subramanyan, Jeram Patel, Sankho Chowdhury e Gulammohammed Sheikh», aggiungono dalla casa d’aste. Il terzo appuntamento dal vivo è il 20 e 21 marzo con mobili e opere d’arte cinesi, due le collezioni proposte: «Ming/Modern: Classical Chinese Furniture from a Distinguished Family Collection», e «Mobili huanghuali e zitan da un’importante collezione privata americana». Top lot una rara poltrona huanghuali «cappello da funzionario» del XVII secolo, alta 121,3 cm, larga 73,7 cm e profonda 60,3 cm (con stima di 800mila-1,2 milioni di dollari) e un altrettanto raro e coevo paravento pieghevole huanghuali a dodici pannelli, del XVII-XVIII secolo. E poi una selezione di ceramiche Ming e Qing, vasi rituali arcaici in bronzo, sculture in giada imperiale, antiche giade cinesi e opere della collezione Marcove, una selezione di ceramiche cinesi dalla collezione Xiao Ming Lou, un gruppo di ceramiche della collezione di Mineo Hata e della collezione giapponese acquisita da Mayuyama & Co., Ltd. tra il 1940 e il 1990.
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@ Christie’s
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@ Christie’s
Tre anche gli appuntamento online. Arte moderna e contemporanea dell’Asia meridionale (12-25 marzo), propone varie stime rivolte a un’ampia forbice di portafogli per dipinti e opere su carta di Maqbool Fida Husain e Francis Newton Souza, Eric Bowen, Mohan Samant, Achuthan Kudallur, Sadequain, Zubeida Agha e Avinash Chandra, Jagdish Swaminathan , Ivan Peries, Satish Gujral , Gulammohammed Sheikh e Bhupen Khakhar, Zarina, Shahzia Sikander, Rina Banerjee , Nalini Malani , Bani Abidi, Nataraj Sharma e Jagannath Panda. Dal 12 al 26 marzo ci si potrà inoltre aggiudicare i lotti della vendita di opere d’arte indiane, himalayane e del sud-est asiatico, dove spiccano, tra l’altro, una grande figura in bronzo dorato tibetano di Maitreya e un grande dipinto del Buddha Shakyamuni di Xumi Fushou di 127x78 cm (40-60mila dollari). E dal 12 al 27 marzo, infine, anche «Arti dell’Asia», con una selezione curata di opere provenienti da Cina, Corea e Giappone tra cui ceramiche, sculture in giada, mobili, lacche, lavori in metallo, sculture, stampe, dipinti e altro ancora tra cui una rara calligrafia del monaco cinese Xutang Zhiyu (1185-1269), una raffinata selezione di stampe giapponesi del XX secolo e un paio di splendide poltrone Huanghuali con schienale a ferro di cavallo dalla collezione di Dorothy Tapper Goldman.
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@ Christie’s
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@ Christie’s
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