Mimmo Jodice, «Oasi Zegna», 2008, Fondazione Ermenegildo Zegna

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Mimmo Jodice, «Oasi Zegna», 2008, Fondazione Ermenegildo Zegna

L’Oasi Zegna nell’obiettivo di Mimmo Jodice

Nel 2008 il fotografo napoletano fu invitato dalla Famiglia Zegna a entrare in contatto e interpretare i propri territori tra le Alpi Biellesi. Solo diciassette anni dopo 37 dei sessanta scatti realizzati vedono la luce di Casa

Negli anni Trenta, Ermenegildo Zegna, allora già conosciuto come imprenditore tessile a livello nazionale (nel 1910, assieme a due suoi fratelli e un quarto socio, Costanzo Giardino Vitri, fondò il Lanificio Zegna & Giardino Vitri), si dimostrò interessato a salvaguardare e ottimizzare il luogo in cui nacque. Isitituita solo nel 1993, l’Oasi Zegna copre ad oggi una superficie di 100 chilometri quadrati tra le Alpi Biellesi e dal 2014 ha ottenuto il Patrocinio del Fai-Fondo Ambiente Italiano. Tra i molteplici interessi della famiglia Zegna ha trovato posto anche l’arte, di cui si è fatta promotrice e sostenitrice invitando artisti a entrare in contatto e interpretare l’identità del territorio.

Lo sguardo di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) si posò sulla natura di Trivero, le sue architetture e i dettagli della produzione nel Lanificio Ermenegildo Zegna nel 2008, ma solo oggi si è deciso di presentare al pubblico i frutti di quel soggiorno. Esposte tra ottobre 2024 e febbraio negli spazi di Camera-Centro Italiano per la Fotografia, a Torino, le 37 fotografie tornano finalmente a Casa Zegna dal 22 marzo al 21 aprile. «Mimmo Jodice. Oasi» offre allo spettatore la possibilità di immergersi in una selezione delle sessanta opere realizzate dal fotografo diciassette anni fa, capaci di creare un cortocircuito spazio-temporale tra il paesaggio che si scruta oltre le finestre dello spazio espositivo e quello immortalato su pellicola in bianco e nero.

In questa sede, il progetto espositivo è stato studiato appositamente da Walter Guadagnini e Barbara Bergaglio, in collaborazione con Camera, come se fosse un’eco del luogo circostante e narra un nuovo Jodice a testimonianza della sua capacità di trasformare gli elementi della realtà, naturali o artificiali, paesaggi o interni, piante o macchinari industriali, in visioni metafisiche, sospese nel tempo e nello spazio. A stupire in particolare è la presenza della neve, totalmente inaspettata nella produzione «mediterranea». 

La serie completa delle immagini è raccolta all’interno del catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, introdotto da una testimonianza di Anna Zegna, presidentessa della Fondazione, con un saggio del curatore Guadagnini e un testo della critica d’arte Ilaria Bonacossa.

Mimmo Jodice, «Oasi Zegna», 2008, Fondazione Ermenegildo Zegna

Mimmo Jodice, «Oasi Zegna», 2008, Fondazione Ermenegildo Zegna

Alessia De Michelis, 05 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

L’Oasi Zegna nell’obiettivo di Mimmo Jodice | Alessia De Michelis

L’Oasi Zegna nell’obiettivo di Mimmo Jodice | Alessia De Michelis