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Un'opera di Léo Luccioni

Foto di Antonio Giancaspro

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Un'opera di Léo Luccioni

Foto di Antonio Giancaspro

L.U.P.O. Lorenzelli Projects raddoppia, ecco il nuovo spazio espositivo

Due percorsi inaugurano il nuovo spazio in via Borsieri 29, nel quartiere Isola di Milano

Rachel Hobkirk, «Open», 2024

Le aperture di nuove gallerie sono sempre un segno positivo per il mercato dell’arte perchè indicano una certa salute e fiducia nel settore. Se ad aprire sono poi realtà giovani e dinamiche, la notizia è ancora più esaltante. A Milano, L.U.P.O. Lorenzelli Projects, realtà fondata nel 2021 da Massimiliano Lorenzelli, quarta generazione di una storica famiglia di galleristi, la cui mission è di promuovere talenti emergenti italiani e internazionali, in particolare artisti under 30 (tra questi Giuditta Branconi, Giuseppe Mulas e Aniela Preston), ha deciso di espandersi, proprio durante il periodo di miart, aprendo un nuovissimo spazio nel quartiere Isola, in via Borsieri 29. Qua si potranno sviluppare installazioni più complesse ed imponenti, non sempre facili da allestire in spazi più canonici. La progettazione della nuova sede è stata affidata allo studio milanese ganko, mix armonioso tra materialità grezza e minimalismo contemporaneo. Ad arredare lo spazio invece ci ha pensato il marchio made in Italy Vero, promotore, attraverso le proprie creazioni, di due valori molto attuali, inclusività e trasparenza.

 

Il team di L.U.P.O..Foto di Antonio Giancaspro

La nuova realtà inaugura il 5 aprile (apre su appuntamento) con due percorsi curati dal Sole Castelbarco Albani. «Nowhere to Be», riunisce le opere di Gus Monday, Julian Lombardi e Fabien Adèle, artisti «accomunati da una profonda esplorazione dei confini della percezione e dell’esperienza spaziale». In «Too sweet to Last» sono invece esposti lavori di Léo Luccioni e Rachel Hobkirk, che «esplorano temi condivisi come l’interconnessione e la frammentazione, il reale e l’intangibile, tessendo un intreccio di visioni che restituisce la complessità del contemporaneo». A proposito del suo coinvolgimento professionale con L.U.P.O., Castelbarco Albani ha dichiarato che «nasce da un’amicizia e da una stima reciproca maturata nel tempo. Quello che ci accomuna è la freschezza e la volontà di scoprire artisti fuori dagli schemi, con ricerche e messaggi affascinanti. L.U.P.O. è una delle realtà più avanguardistiche a Milano, sempre alla ricerca di nuovi talenti e progetti innovativi. Sono entusiasta di curare queste due mostre, che rappresentano un’occasione di confronto e crescita sia per gli artisti coinvolti che per il pubblico».

 

Redazione, 13 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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