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Leonardo da Vinci, «Ritratto di Dama (La Belle Ferronnière)», Parigi, Musée du Louvre

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Leonardo da Vinci, «Ritratto di Dama (La Belle Ferronnière)», Parigi, Musée du Louvre

La «Belle Ferronnière» in ritardo per Expo?

Luana De Micco

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Milano aspetta la «Belle Ferronnière» per la mostra su Leonardo che si terrà da aprile a luglio al Palazzo Reale, e intanto la giovane donna dallo sguardo sfuggente e il diadema sulla fronte si sta «rifacendo il trucco» al Louvre. Sarà pronta per aprile? Il museo parigino la presterà «solo se il restauro sarà terminato a tempo» e «se il calendario lo permetterà. Di certo non acceleriamo i lavori per la mostra», ci dicono dal servizio stampa. Nessuna data di fine lavori è stata prevista: «Potrebbe essere a marzo o prolungarsi a aprile». Alle nostre domande su come procede l’intervento, affidato alle restauratrici Agnès Malpel e Juliette Mertens, dal museo restano vaghi: «Senza intralci», viene semplicemente precisato.
Il Louvre ha scelto di comunicare col contagocce sul restauro del capolavoro di Leonardo, che si sta svolgendo nei locali del Centre de recherche et de restauration des musées de France, in un’ala del palazzo del Louvre. «Non è un restauro che serve a salvare l’opera. Si tratta di un intervento essenzialmente estetico, che permetterà di restituire la leggibilità al quadro. I numerosi strati di vernice, aggiunti da interventi successivi, con il tempo si sono ingialliti», aveva spiegato Sébastien Allard, direttore del dipartimento delle Pitture al Louvre. Negli anni si è ingiallito il volto della giovane donna, mentre il fondo si è scurito. È stato scelto un allegerimento «medio» delle vernici. Si risale allo stato del quadro dopo un precedente restauro del 1952: «Lavoriamo sulle vernici e non sulla pellicola pittorica originale di Leonardo». Il quadro, aveva aggiunto Allard, «non presenta problemi strutturali e il suo stato generale è buono».
Era stato più lungo e complesso, con un allegerimento delle vernici più importante, l’intervento su un altro capolavoro di Leonardo, la «Sant’Anna, la Vergine e il Bambino», completato nel 2012 portandosi dietro una scia di polemiche. Oltre alla «Belle Ferronnière», o «Ritratto di donna», che il genio toscano dipinse intorno al 1490-95, il museo parigino ha accettato di prestare per la mostra di Milano anche il «San Giovanni Battista» e «L’Annunciazione». La Bella dovrebbe raggiungere più tardi il futuro museo del Louvre Abu Dhabi, che aprirà negli Emirati Arabi a fine 2015-inizi 2016.

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Luana De Micco, 02 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

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