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«Autoritratto» di Giacomo Trecourt (da Brun Fine Art)

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«Autoritratto» di Giacomo Trecourt (da Brun Fine Art)

La London Art Week anche d'inverno

Vittorio Bertello

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Londra. Rimane aperta fino all’8 dicembre la London Art Week Winter, la prima edizione invernale della tradizionale apertura estiva (di inizio luglio) concertata di gallerie antiquarie specializzate in pittura e scultura antica, reperti archeologici, arte orientale e arti decorative che si tiene a Londra nei due quartieri di Mayfair e St. James’s in una sorta di quadrilatero delimitato da Oxford Street, Pall Mall, Davies Street e Savile Row.
Tra i 36 espositori figurano la madrilena Concha Barrios (specializzata in pittura e scultura e arti decorative europee), le anglo-americane Ariadne Galleries (archeologia classica e mediorientale) e la «multinazionale» Didier Aaron Ltd (New York, Parigi e Londra; specialità: arte europea del Sei, Sette e Ottocento), oltre alle maggiori gallerie londinesi del settore. Partecipano anche le case d’asta Christie’s, Sotheby’s e Bonhams, che in questi stessi giorni tengono le loro vendite di settore (per la pittura antica, Sotheby’s e Bonhams il 6, Christie’s il 7; per la scultura, Sotheby’s il 5 e Christie’s il 6).
Sono otto gli espositori italiani: il torinese Benappi (che ha una «Crocefissione con la Vergine, san Giovanni Evangelista e Maria Maddalena» di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio), Brun Fine Art, emanazione londinese della galleria milanese Il Quadrifoglio (che presenta un «Autoritratto» dell’ottocentesco bergamasco Giacomo Trecourt nella mostra «Rappresentare identità», oltre trenta ritratti visibili fino al 15 dicembre), il romano Cesare Lampronti (nel cui stand è visibile per esempio una «Veduta della chiesa di S. Maria della Salute con la Punta della Dogana», una tela frutto di collaborazione tra Francesco e Giacomo Guardi), M&L Fine Art, la galleria di Matteo Lampertico e Luca Gracis (che hanno un’esposizione monografica su Luigi Ghirri), Fabrizio Moretti (che ha il «Ritratto di un uomo», forse di Francesco I de’ Medici, realizzato da Francesco Morandini, il Poppi), Robilant+Voena (che ospita tra l’altro un «Busto di Caroline Murat» in gesso di Antonio Canova nella mostra «Splendore e magnificenza. Arte nelle corti europee», aperta fino al 19 gennaio), la londinese Trinity Fine Art, diretta da Carlo Orsi e con la partecipazione di Walter Padovani (che portano «La morte di Filippo Strozzi», un olio su tela di Giuseppe Bezzuoli) e il romano Carlo Virgilio (che espone anche un’«Alba sul lago di Nemi», del 1914, di Giulio Aristide Sartorio nell’esposizione «Modelli. Da Narciso a Salomè»).

«Busto di Caroline Murat» in gesso di Antonio Canova (da Robilant+Voena)

«Alba sul lago di Nemi», del 1914, di Giulio Aristide Sartorio (da Carlo Virgilio)

«Autoritratto» di Giacomo Trecourt (da Brun Fine Art)

Vittorio Bertello, 04 dicembre 2017 | © Riproduzione riservata

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