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C’erano una volta i bagarini: figure «ruspanti» che si arrangiavano accaparrandosi, e poi rivendendo a prezzo maggiorato, i biglietti di eventi molto attesi, sportivi, canori o teatrali che fossero. Ora si sono evoluti pure loro e tanto da diventare «bagarini informatici». Presa di mira da questo fenomeno fraudolento, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano ha adottato Sensor, piattaforma sviluppata dalla tech company Evolution Group nell’ambito di Urban Mis (un progetto realizzato con l’Università degli Studi di Salerno) per proteggere i canali ufficiali di vendita dei biglietti di accesso al complesso monumentale della Cattedrale milanese.
Fondata su un’integrazione avanzata di scraping intelligente, machine learning, analisi semantica e predittiva, Sensor è una tecnologia trasversale e polivalente che prevede anche l’analisi del «sentiment» del pubblico su eventi e contenuti e la raccolta e l’interpretazione dei feedback degli utenti e consumatori. Qui è stata scelta per contrastare il fenomeno della rivendita non autorizzata di biglietti online, passando al setaccio motori di ricerca, social media, portali di prenotazione e siti internazionali e intercettando in tempo reale inserzioni anomale, fluttuazioni sospette nei prezzi e domini critici, inserzioni irregolari. Il tutto, supportato da un gruppo di analisti che studia e affina costantemente i criteri.
«Sensor, come spiega Marco Lenoci, amministratore delegato di Evolution Group, nasce da un bisogno reale che abbiamo intercettato collaborando con enti culturali e amministrazioni. Non si tratta solo di contrastare il bagarinaggio online, ma di restituire controllo e trasparenza a chi gestisce patrimoni culturali». Aggiunge Emanuele Callioni, coordinatore Iniziative Digitali della Veneranda Fabbrica del Duomo: «Quanto a noi, questo strumento va a inserirsi in una strategia più ampia di tutela dei nostri visitatori e dei canali digitali».
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