Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

La Venere del Pardo non lascerà il Louvre

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

«Giove e Antiope» di Tiziano, meglio noto come «Venere del Pardo», è tornato al Louvre, nella sala della «Gioconda», dopo oltre dieci anni di assenza. È il lieto fine di un lungo e delicato percorso che ha richiesto anni di riflessioni prima dell’intervento vero e proprio, a partire dal 2010.

L’opera, che l’artista cominciò nel 1520 e ritoccò per trent’anni, ha sofferto per i tanti viaggi in mare e restauri, tra cui quello del 1688 che ne ha alterato la lettura: «Abbiamo proceduto con la massima cautela per pervenire allo stato del restauro del 1829-31, sapendo che ormai l’originale è perso», ha spiegato il conservatore Vincent Delieuvin. Il Louvre non farà viaggiare il dipinto.

Luana De Micco, 18 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Attraverso 260 opere il Louvre traccia il ritratto di una civiltà «rimasta a lungo ai margini degli studi accademici», un popolo di soldati, ma anche di commercianti, architetti, scienziati e artisti

A quarant’anni dalla pubblicazione, le fotografie raccolte nel libro «In the American West» vengono esposte, per la prima volta in Europa, alla Fondation Henri Cartier-Bresson

L’artista iraniana presenta per la prima volta in Belgio le sue figure femminili, i cui volti sembrano scolpiti dal pennello alle soglie dell’iperrealismo

Delle 240 opere esposte a Parigi, 126 provengono dal Museo nazionale di Cambogia di Phnom Penh. Seguirà un tour negli Stati Uniti

La Venere del Pardo non lascerà il Louvre | Luana De Micco

La Venere del Pardo non lascerà il Louvre | Luana De Micco