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Veduta aerea della Kiruna Kyrka, la chiesa che sta «viaggiando» per essere spostata di 5 chilometri

Foto tratta da Wikipedia. Foto: Arild Vågen

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Veduta aerea della Kiruna Kyrka, la chiesa che sta «viaggiando» per essere spostata di 5 chilometri

Foto tratta da Wikipedia. Foto: Arild Vågen

La chiesa lappone «Gothic Revival» che «trasloca» di 5 chilometri

Nella città di Kiruna, nel Nord della Svezia, uno dei più grandi edifici in legno del Paese, insieme con altre parti del centro storico, «migra» per l’avanzare nel sottosuolo di una gigantesca miniera di ferro

Gaspare Melchiorri

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Nella Svezia settentrionale, nella città di Kiruna, sono partite le operazioni per spostare la chiesa luterana in legno del 1912, la Kiruna Kyrka (uno dei più grandi edifici in legno della Svezia, progettato dall’architetto Gustaf Wickman, in stile «Gothic Revival» all’esterno, con all’interno un altare in stile Art Nouveau), di 5 chilometri dalla sua attuale sede.

Lo spostamento, che «abbraccia» anche le fondamenta, viene realizzato per l’avanzare, nel sottosuolo del luogo dove ora si trova l’edificio, di una gigantesca miniera sotterranea di ferro, la più grande d’Europa. Negli ultimi anni, gli scavi sempre più profondi (attualmente l’azienda estrae fino a una profondità di 1.365 metri) hanno destabilizzato il suolo, creando un rischio crescente di crolli. Per evitare il peggio, il governo svedese e la compagnia mineraria statale Lkab hanno deciso di spostare tutto. Strade, edifici pubblici, condomini, scuole, piazze. E anche la Kiruna Kyrka.

Questa non è stata smontata: è stata sollevata intera (comprese le finestre, le fondamenta e le opere d’arte che vi si trovano) e caricata su un convoglio di rimorchi telecomandati. L’operazione richiede due giorni di lento avanzare (a mezzo chilometro all’ora), ed è diventata un vero e proprio evento mediatico, seguito in diretta dalla Tv nazionale.

Con una larghezza di 40 metri e un peso di 672 tonnellate, il convoglio è un’impresa ingegneristica impressionante. Il terreno è stato precedentemente scavato, sono state installate travi d’acciaio e la strada è stata allargata per permettere il passaggio del gigante. Così, decine di migliaia di persone si sono riversate per le strade per prender visione dal vivo del trasferimento. Tra caffè, cori, concerti e celebrazioni ufficiali, anche il re Carlo XVI Gustavo ha partecipato alla cerimonia.

Il solo trasloco della chiesa costa oltre 500 milioni di corone svedesi (circa 45 milioni di euro), tutti finanziati dalla compagnia mineraria, che ha interesse di liberare l’area per continuare a scavare. Il nuovo centro di Kiruna è stato già parzialmente costruito e inaugurato nel 2022, ma il processo di trasferimento della città durerà ancora diversi anni, almeno fino al 2035.

Dei 25 monumenti culturali già trasferiti, la chiesa di Kiruna sarà il più imponente, spiega la compagnia Lkab, definendo il trasloco «un evento unico nella storia mondiale». Questo gioiello architettonico «è stato meticolosamente studiato in preparazione del suo trasferimento per garantire che i suoi valori culturali fossero preservati nel miglior modo possibile, anche assicurando che la pala d'altare e l'organo fossero spostati con cura».

Si sono levate anche alcune voci critiche. Le comunità indigene Sami, che vivono nella regione da secoli e vi praticano l’allevamento delle renne, denunciano da molto tempo l’impatto devastante delle attività minerarie. Con lo spostamento della città e l’espansione della miniera, rischiano di perdere le rotte migratorie di questi animali, i pascoli e il relativo patrimonio culturale immateriale.

Secondo alcuni l’intera, spettacolare operazione rischia di trasformarsi in una grande vetrina pubblicitaria per la Svezia, che propone così di sé un’immagine di Paese «avanzato» e «sostenibile», mentre si continua a scavare con le attività minerarie mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle comunità storiche, perdendo un’identità legata al territorio, alla memoria, e a un’idea di equilibrio tra uomo e natura. 

Gaspare Melchiorri, 20 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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