Redazione
Leggi i suoi articoliAll’alba degli anni Sessanta, una coppia di mercanti americani arrivò in Italia con la speranza di stabilirsi a Roma per lavorare a stretto contatto con Plinio de Martiis e la Scuola di Piazza del Popolo. Ben presto si resero conto che, per quanto fervente e stimolante, quell’ambiente non era pronto ad accogliere le loro idee, interpretate come pretesto per istituire in Europa un avamposto al fine di promuovere l’arte americana. Fu così che Ileana (Bucarest, 1914-New York, 2007) e Michael (Polonia, 1900-New York, 2001) Sonnabend inaugurarono nel 1962 il proprio spazio espositivo a Parigi e riuscirono solo qualche anno dopo a penetrare nel tessuto culturale e artistico della penisola grazie a Gian Enzo Sperone.
A distanza di sessant’anni, la Sonnabend Collection riesce finalmente a trovare casa su suolo italiano: a partire dal prossimo inverno, grazie alla collaborazione tra il Comune di Mantova, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, undici ambienti di Palazzo della Ragione a Mantova accoglieranno permanentemente le opere collezionate dai coniugi in circa mezzo secolo.
Il percorso espositivo, elaborato da Federico Fedel, ricostruisce il tragitto visionario e gli interessi dei Sonnabend coltivati con impegno e volti al sostegno degli artisti e dei movimenti che hanno segnato la cultura visiva del secondo Novecento. Iconici capolavori dell’arte americana, come «Figure 8» (1958) di Jasper Johns, «Little Aloha» (1962) di Roy Lichtenstein, «Campbell’s Soup» (1962) di Andy Warhol e «Kite» di Robert Rauschenberg che vinse il Leone d’Oro alla Biennale del 1964, vengono esposti accanto ad opere seminali della Pop Art con artisti come Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann, Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano. Gli anni Sessanta e Settanta sono rappresentati dal Minimalismo di Donald Judd e Robert Morris, sviluppato poi nel campo della scultura con Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l’Arte Povera di Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio. Lo sguardo alla fotografia e alla performance è testimoniato invece dalla collaborazione con Bernd & Hilla Becher, Luigi Ontani, Vito Acconci, Gilbert & George, Candida Hoefer e Matthias Schaller, mentre la pittura tedesca degli anni Ottanta dai lavori di Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, Jeff Koons e Haim Steinbach.
Altri articoli dell'autore
In occasione della trasferta in California di 60 opere di 30 artiste, Patrizia Sandretto Re Rabaudengo riceverà il Margrit Mondavi Arts Medallion per il suo sostegno all’arte contemporanea
Una settantina di artisti internazionali (dall’Italia, Binta Diaw e Bekhbaatar Enkhtur) parteciperanno all’edizione inaugurale della rassegna uzbeka, in programma da settembre a novembre. Sarà anche l’opportunità per avviare un progetto permanente e a lungo termine per rivitalizzare spazi dell’antica città sulla Via della Seta
Dopo aver ottenuto la Menzione d’Onore alla 33ma Biennale d’Arte di Venezia, gli «animali bestiali» dell’artista nato nella foresta amazzonica tornano in Italia grazie alla Galleria Secci
La mostra programmata dalla National Gallery di Londra nel prossimo autunno è incentrata sulle opere «a lume di candela» del maestro settecentesco britannico