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La conquista degli Inca

Luana De Micco

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Parigi. È l’epopea di due uomini: Atahualpa (1497-1533), l’ultimo sovrano dell’impero Inca, e Francisco Pizarro, il condottiero spagnolo che sbarcò in Perù nel 1531, inviato dal re Carlo V, alla conquista del nuovo mondo. La mostra «L’Inca e il Conquistador», che si tiene al Musée du Quai Branly fino al 20 settembre, racconta la conquista del Perù, uno degli episodi più cruenti della storia del continente americano. I ritratti dei due protagonisti, quello di Pizarro di Paul Coutan prestato dalla Reggia di Versailles e quello di Atahualpa che arriva dal Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú, a Lima, aprono la mostra. Tutto il percorso di visita mescola documenti e testimonianze dei due campi. Oggetti inca (nella foto, una figura maschile) e spagnoli sono esposti l’uno accanto all’altro, come la tunica militare inca a quadri (1450-1532), conservata nelle collezioni del Musée du Quai Branly, e le armature dei condottieri occidentali prestate dal Musée de l’Armée di Parigi. La mostra si sofferma su un episodio chiave della spedizione spagnola, l’eccidio di Cajamarca, con l’imboscata degli uomini di Pizarro, la sera del 16 novembre 1532, il massacro degli inca e la cattura di Atahualpa. Il sovrano inca fu giustiziato l’anno seguente, il 26 luglio 1533. Una tela prestata dal Museo di Lima mostra la nascita della città, il 18 gennaio 1533, a cui Pizarro dette il nome di Ciudad de los Reyes (la Città dei re). Il percorso si chiude sulla morte dello stesso Pizarro, ucciso dai suoi il 26 giugno 1541.

Luana De Micco, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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