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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliCon Hilla Becher, morta il 10 ottobre all’età di 81 anni, scompare anche l’altra metà di una delle coppie più celebri dell’intera arte del XX secolo, i famosi coniugi Bernd e Hilla Becher, fotografi che hanno saputo trasportare la cruda documentazione fotografica nell’ambito dell’arte concettuale, fino a essere premiati con un Leone d’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia del 1990.
Hilla Wobeser era nata a Potsdam nel 1934, e aveva ricevuto in regalo la sua prima macchina fotografica a 13 anni, con la quale, secondo le sue parole, riprendeva di tutto, «pentole, piatti, tazze», per poi passare ai ritratti dei suoi insegnanti alle scuole superiori.
Trasferitasi a Berlino per proseguire gli studi, aveva lavorato per il fotografo Walter Eichgrun; da questa esperienza nacque l’offerta di lavoro che le avrebbe cambiato la vita, poiché la fece trasferire a Düsseldorf, dove avrebbe incontrato il futuro marito e compagno di lavoro Bernd, tre anni più anziano di lei.
Entrambi iscritti all’Accademia di Belle Arti della città renana, lui nel corso di tipografia, lei in quello di grafica, si sposarono nel 1961 e si dedicarono alla fotografia con l’intento di documentare gli insediamenti industriali della Ruhr, a quel tempo ancora attivi. Al 1963 risale la loro prima mostra, in una galleria di Siegen, città natale di Bernd.
Da quel momento, i due lavorano riprendendo sempre con la stessa prospettiva centrale, leggermente rialzata, in rigoroso bianco e nero, tutti gli insediamenti attivi o appena abbandonati non solo della Ruhr ma dell’intera Germania, e poi d’Europa, muovendosi a bordo di un leggendario furgone Volkswagen.
Nel 1970, con la pubblicazione del volume Anonyme Skulpturen, Bernd e Hilla Becher entrano nel mondo dell’arte contemporanea, del quale diventeranno protagonisti assoluti per i quattro decenni successivi, partecipando a tutte le più importanti manifestazioni del periodo.
Ottenuta una cattedra in qualità di «Ehrenprofessor» alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo nel 1972, Hilla affiancò poi il marito nell’attività di insegnante nella stessa Accademia di Düsseldorf dal 1976 fino al 1996. La cattedra era formalmente, per questioni burocratiche, solo di Bernd, ma gli studenti usciti da quei corsi sono ricordati da tutti come gli appartenenti alla Scuola dei Becher, e i loro nomi sono quelli di Andreas Gursky, Thomas Struth, Thomas Ruff, Candida Höfer, Axel Hütte.
Alla morte del marito, avvenuta nel 2007, Hilla Becher ha continuato a fotografare, accompagnata da un assistente, e soprattutto a ordinare e diffondere l’immenso archivio di immagini accumulato negli anni.
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