Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Camilla Bertoni
Leggi i suoi articoliMancava da cinquant’anni uno studio sul monumento maggiormente identitario della città di Verona. Una monografia di quasi 500 pagine che si occupa della storia moderna del terzo sito archeologico d’Italia, visitato da un milione di persone all’anno. Il volume, scritto da Giovanni Castiglioni e Marco Cofani, edito da Scripta con il contributo di Cattolica Assicurazioni, copre un arco temporale che va dal 1450, anno in cui il primo regolamento per la protezione dell’anfiteatro romano venne inserito negli statuti comunali, al 1960, anno in cui venne realizzato un intervento ingegneristico per la conservazione dell’ala esterna che aprì una nuova fase di restauri.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca iniziato dagli autori nell’ambito del Dottorato in Conservazione dei Beni architettonici del Politecnico di Milano, il volume «decodifica il complicatissimo matrix stratigrafico rappresentato dalla sommatoria degli interventi condotti in questi ultimi secoli e che, tutti insieme, nel bene e nel male, corretti o più spesso scorretti, rappresentano l’essenza materica e l’identità storica e memoriale del monumento».
Lo scrive nella presentazione Vincenzo Tiné, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Vicenza e Rovigo, impegnato, ora che è in corso un’imponente operazione di restauro grazie all’ArtBonus, a portare avanti un progetto di musealizzazione dell’Arena. E l’auspicio degli autori è che «questo lavoro possa contribuire a una maggiore consapevolezza del ruolo e dell’importanza che l’anfiteatro può ancora avere per il progresso della città e la ricchezza intellettuale dei suoi abitanti e dei suoi visitatori, anche al di là dell’uso a luogo di spettacolo».
Arena di Verona. Rinascita di un monumento,
di Giovanni Castiglioni, Marco Cofani, 451 pp., 285 ill. col. e b/n, Scripta edizioni, Verona 2021, s.i.p.

Incisione (1840 ca) di William French su disegno di Franz Lauterbach
Altri articoli dell'autore
In occasione del 73mo Trentino Film Festival il Muse e il Mart espongono una sessantina di grandi e grandissimi scatti del fotografo brasiliano
È stato presentato oggi, 9 aprile, il progetto «Opera aperta» nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice: «un laboratorio attivo di intelligenza umana e comunitaria che mette in comune ragione e affetto»
Nel quadro della valorizzazione della collezione Intesa Sanpaolo, a Palazzo Leoni Montanari quattro illustratori sono stati chiamati a reinterpretare altrettanti vasi decorati con le vicende di quattro eroi
Il Castello del Buonconsiglio ospita la prima retrospettiva di un artista «sottovalutato e bistrattato, il suo catalogo è stato inflazionato con copie e derivazioni, innescando una percezione in diminutivo delle sue capacità a favore di Ceruti»