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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliVincent Van Gogh. Le brouillard d'Arles. Carnet retrouvé: è questo il titolo di una raccolta di 66 schizzi inediti non firmati del maestro olandese, perlopiù a inchiostro, ispirati ai paesaggi della campagna di Arles e della Provenza, presentata ieri a Parigi dalle edizioni Le Seuil
Tra gli schizzi, anche un autoritratto del pittore con un cappello di paglia.
Il libro, di 288 pagine, la cui autrice è la studiosa canadese Bogomila Welsh-Ovcharov (che curerà una mostra del d’Orsay sui paesaggi mistici da Van Gogh a Emily Carr nel 2017), uscirà domani in Francia e simultaneamente negli Stati Uniti, in Giappone, in Olanda, Germania e Gran Bretagna. Una «scoperta dopo più 120 anni di oblio» per lo storico dell’arte Franck Baille che portò alla luce il quaderno, il quale ha avuto la conferma anche di Ronald Pickvance, specialista del periodo provenzale di Van Gogh. Ma l’autenticità dei disegni non convince il Van Gogh Museum di Amsterdam, che anzi li giudica delle «imitazioni con evidenti errori topografici ». Prudente Martin Bailey, autore del recentissimo Studio of the South: Van Gogh in Provence, che invita «a usare cautela nell'attribuire l'album a Van Gogh».
Il Van Gogh Museum di Amsterdam, che sempre ieri ha riunito la stampa sulla questione, sostiene di essere da tempo a conoscenza dell’esistenza dei disegni e che, dopo uno studio appronfondito condotto tra il 2008 e il 2012 su una cinquantina di foto ad alta definizione degli schizzi contenuti nel quaderno, aveva concluso che si tratta di falsi. L’editore di Le Seuil, Bernard Comment, al contrario, sottolinea che altre volte il museo di Amsterdam si è sbagliato. Il carnet, dice Comment, «era nella mani di un privato e un gran lavoro scientifico ha appurato l'originalità dei disegni».

La copertina del volume

Autoritratto con cappello di paglia. Foto © éditions du Seuil

Studio di due rami di mandorlo in fiore. Foto © éditions du Seuil
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