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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliAl Centre Pompidou una retrospettiva di Gérard Fromanger: tra i suoi temi, il Maggio francese
Si svolge dal 17 febbraio al 16 maggio al Centre Pompidou la retrospettiva «Gérard Fromanger». Un percorso tematico attraversa la carriera di uno dei principali esponenti della Figurazione narrativa dal 1964 al 2015, attraverso una cinquantina di dipinti, ma anche disegni, sculture e un film.
L’artista francese, nato nel 1939, è stato allievo di César; tra i suoi amici figurano i fratelli Alberto e Diego Giacometti. La galleria Maeght espone i suoi lavori sin dal 1964. Fromanger non si considera un artista pop: «In Francia solo alcuni artisti, che sono passati per Londra o New York tra il 1958 e il 1965, possono rivendicare questa appartenenza. E io non sono tra loro. Ma mi pongo volentieri in questa tendenza mondializzata che si posizionò in rottura con il mondo estetico e ideologico di prima degli anni Sessanta», ha dichiarato in un dialogo con il curatore Michel Gauthier pubblicato in occasione della mostra.
La ricerca del colore è centrale nel suo lavoro: «L’arcobaleno mi è venuto spesso in aiuto, nei periodi di dubbio così come nelle evidenze». Tra i temi ricorrenti nella sua produzione, il Maggio ‘68 e la figura del passante, sagoma lineare e senza volto, come nelle tele «Les Champs-Elysées» e «Bastille réseaux», entrambe del 2007.
Dal 26 febbraio al 6 marzo, il Pompidou, sempre più aperto a una programmazione multidisciplinare, presenta anche un progetto originale, una mostra ideata dalla coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker, Leone d’oro alla carriera per la danza all’ultima Biennale di Venezia.
La coreografia «Work/Travail/Arbeid» occupa la galleria sud del centro culturale e si visita come una mostra. Realizzata in collaborazione con l’Opéra de Paris, è interpretata dalla compagnia di ballo Rosas e dai musicisti del gruppo Ictus. Dopo Parigi, sarà alla Tate Modern di Londra (18-20 luglio) e al MoMA di New York (25 marzo-2 aprile).
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