Sono 114 banche di Credito Cooperativo, con oltre 2.400 sportelli diffusi capillarmente sull’intero territorio nazionale: riunite nel Gruppo Bcc Iccrea (presidente Giuseppe Maino, dg Mauro Pastore), rappresentano il quarto gruppo bancario italiano per attivo, l’unico a capitale interamente nazionale e, in oltre 300 Comuni, rappresentano l’unica presenza bancaria. Profondamente radicate nei propri territori grazie alla loro missione di vicinanza e di sostegno mutualistico, queste banche conservano fra i loro beni anche un patrimonio di architettura, pittura, scultura, archeologia, artigianato artistico e di archivi, sinora inesplorato ma ora raccolto in un museo diffuso grazie al progetto Bcc Arte&Cultura, curato da Cesare Biasini Selvaggi. È stato lui a scandagliare tale patrimonio con un’investigazione minuziosa che ha portato alla luce opere spesso inedite, talora mai fotografate né inventariate, e altre ritrovate dopo che si erano credute perdute, e che ora, insieme a opere già note, compongono questo museo diffuso visitabile in presenza o attraverso il portale web, in cui si trovano il catalogo L’Arte dei Territori. Lavori e capolavori della maestria italiana nelle collezioni delle Banche di Credito Cooperativo (la versione cartacea è edita da Ecra) e la galleria 3D sviluppata da E-Muse.
Oltre 100 sinora le opere studiate, fra le quali il «Cristo deriso», 1625-30 ca. (di Bcc Pontassieve) attribuibile, secondo la studiosa di Antoon van Dyck Anna Orlando, alla bottega del maestro fiammingo. Ma che, una volta liberato dai pesanti restauri che lo nascondono, potrebbe anche rivelare la mano del maestro nella figura, bellissima, del Cristo. Certo di tutte le derivazioni conosciute (l’originale è al Princeton University Art Museum), quella di qualità più elevata. Una scoperta è anche «La classe degli asini», 1936, di Romualdo Locatelli (Bcc Bergamasca e Orobica), tela di un membro di quella folta famiglia bergamasca di artisti che, a dispetto delle sue dimensioni, era sfuggita sinora a ogni catalogazione, così come sono una primizia i bozzetti dei «Quattro Evangelisti», 1863 (Bcc Centro Toscana e Umbria) di Cesare Maccari, che il curatore ha identificato con la prima decorazione ad affresco dell’artista, nella cappella privata, inaccessibile, dei marchesi Pieri Nervi. A questi si aggiungono importanti ritrovamenti come «Donna addormentata», 1931, di un giovanissimo Franco Gentilini (Bcc Banca Iccrea, cui fa capo anche l’area del Parco archeologico via del Casale Ferranti, I-II secolo d.C., Roma) e altre opere tutte da scoprire, grazie alle schede puntuali, in presenza o sul portale web.
Oltre agli edifici (come il maestoso Castello di Carrù, fondato nell’XI secolo, Banca Alpi Marittime, o Palazzo Sciarra, metà XVI secolo, di Acquaviva Picena, Bcc Banca del Piceno), non mancano preziosi manufatti che attestano l’artigianato d’arte dei diversi territori, dalla tovaglia di merletto di Bcc Cantù al maestoso lampadario di vetro di Murano, XIX secolo, conservato a Mira, Bcc Banca Annia). Bcc Arte&Cultura è pensato anche per scuole delle comunità d’insediamento, con percorsi didattici e laboratori, in «un piano nazionale di educazione alla meraviglia» e sta per lanciare il Bcc Book Club, a cura di Massimo Cuomo.
Ma il progetto, presentato nella Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, comprende anche il restauro di due importanti opere delle sue collezioni: il catalogo manoscritto del Gabinetto Numismatico, in due volumi di grande formato, e il Museum Mazzuchellianum, due volumi in folio, catalogo della collezione di medaglie del conte Giovanni Maria Mazzuchelli (1707–65), letterato, storico e collezionista bresciano, con 208 tavole che riproducono medaglie con ritratti di uomini illustri.
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