Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Sotheby’s

Image

Sotheby’s

Le opere d’arte più costose vendute in asta nel 2025

Tra record battuti e altri sfiorati, Gustav Klimt domina le prime tre posizioni di una classifica che entusiasma il mercato, di nuovo in crescita dopo qualche anno di rallentamento

Davide Landoni

Leggi i suoi articoli

Il mercato dell'arte si aggrappa a una fantastica manciata di ore che ne cambiano bilanci e percezione. In tre giorni di metà novembre, a New York, le principali case d'asta del mondo hanno concluso le migliori vendite del 2025 (e non solo), riscrivendo la recente storia economica del sistema. Non si è trattato di una guarigione totale e improvvisa per una struttura ancora fragile e prudente, ma di una serie di aggiudicazioni capaci di riattivare una fiducia che appariva sopita. Su tutte, ha spiccato l’exploit di Sotheby’s, con la vendita della «Ritratto di Elisabeth Lederer» di Gustav Klimt. Contesa per venti minuti e battuta a 236 milioni di dollari, l’opera è diventata la seconda più costosa mai venduta all’asta e la più cara in assoluto tra quelle moderne. Un risultato dal forte valore simbolico, che ha infranto un tabù durato mesi. Fino a novembre, nessun lotto nel 2025 aveva superato la soglia dei 50 milioni di dollari, emblema di un mercato in fase discendente. La settimana dell'arte newyorkese ha poi offerto ben nove dei dieci migliori risultati dell'anno, di cui sei sopra l'agognata soglia.

Se da un lato il sistema stava trovando un nuovo equilibrio grazie a una maggiore circolazione delle opere, dall’altro l’assenza di vendite nella fascia premium rischiava di comprimere ulteriormente un fatturato già indebolito. Dopo il picco post-pandemico da 68 miliardi di dollari del 2022, il mercato globale aveva registrato un calo del 4% nel 2023 e del 12% nel 2024. L’autunno 2025 ha però contribuito a modificare la percezione generale. Guardando ai dieci migliori risultati d’asta dell’anno, si potrebbe persino avere l’impressione di un ritorno agli anni d’oro successivi al Covid. Complessivamente, questi lotti hanno raggiunto i 757 milioni di dollari, il dato più alto dal 2022 quando si toccarono 1,1 miliardi, nettamente superiore sia ai 512,6 milioni del 2024 sia ai 660 milioni del 2023.

Dopo una prima metà del 2025 cupa quasi quanto l’anno precedente, ulteriormente appesantita dalla chiusura di numerose gallerie di primo piano, le major hanno intensificato la ricerca di opere di altissima qualità per riportare sul mercato collezionisti diventati cauti e selettivi. E si è dunque arrivati a novembre, con Sotheby's e Christie's che hanno puntato su due collezioni di primissimo piano, rispettivamente la Leonard Lauder e la Robert e Patricia Ross Weiss. Stime ambiziose e garanzie di terzi hanno fatto il resto, contribuendo a ribaltare la narrativa del mercato in autunno, in sintonia con l’energia positiva e i buoni risultati di fiere come Frieze London e Art Basel Paris. In questo quadro si inseriscono anche i dati complessivi delle due principali case d’asta. Sotheby’s ha chiuso il 2025 con un fatturato totale di 7 miliardi di dollari, in crescita del 17% rispetto al 2024, mentre Christie’s ha registrato vendite pari a 6,2 miliardi di dollari, in aumento del 6%.

10. Claude Monet, «Nymphéas», 1907

Venduto per: 45,5 milioni di dollari

L’opera del 1907 è stata la protagonista dell’asta serale di Christie’s del 17 novembre, a New York. Proveniente dal Kawamura Memorial DIC Museum of Art, è una delle tante opere che il Museo ha deciso di mettere in vendita quest’anno per sanare i debito. La vendita ha raggiunto i 45,5 milioni di dollari, un risultato importante, anche se leggermente inferiore alla stima minima fissata a 40 milioni.

9. Pablo Picasso, «La Lecture (Marie-Thérèse)», 1932

Venduto per: 45,5 milioni di dollari

All’asta di Christie's del 17 novembre, dedicata alla collezione di Robert F. e Patricia G. Ross Weiss, l'opera è stata venduta con successo, anche se al di sotto della stima minima di 40 milioni di dollari. In ogni caso, non un risultato da sottovalutare. Basti pensare che nella stessa serata la maison ha proposto altre quattro opere di Picasso, ma nessuna di queste ha superato i 5 milioni di dollari, confermando l'eccezionalità del risultato ottenuto da «La Lecture».
 

8. Piet Mondrian, «Composition with Large Red Plane, Bluish Gray, Yellow, Black and Blue», 1922

Venduto per: 47,6 milioni di dollari

Venduta il 12 maggio nell'ambito dell'asta di Christie's dedicata a Leondard & Louise Riggio: Collected Works, è rimasto a lungo l'unico risultato significativo del 2025, il solo ad avvicinarsi alla soglia dei 50 milioni. Prima appunto del magico novembre. Con una stima di 50 milioni di dollari, Christie's sperava però di battere il record di 51 milioni di dollari stabilito dal pittore olandese nel 2022.

7. Jean-Michel Basquiat, «Crowns (Peso Neto)», 1981

Venduto per: 48,3 milioni di dollari

Venduta da Sotheby's - sempre a novembre, sempre a New York - l'opera risale al 1981, anno fondamentale nell'ascesa di Basquiat, ed è stata dipinta la notte di Natale, tanto che sul retro spicca la scritta “25 dicembre 1981”. Ha debuttato nella storica mostra personale di Basquiat alla Annina Nosei Gallery nel marzo 1982, per poi essere esposto la stessa estate a Documenta 7 di Kassel, in Germania. È stato acquistato dalla Nosei da un collezionista londinese, che lo ha poi venduto a Thomas Worrell. José Mugrabi, della famosa famiglia di collezionisti d'arte, ha acquisito Crowns (Peso Neto) nel 2003 e lo ha venduto privatamente per una somma non divulgata all'attuale venditore nel 2019.

6. Frida Kahlo, «El sueño (La cama)», 1940

Venduto per: 54,7 milioni di dollari

Il 20 novembre, con una stima compresa tra i 40 e i 60 milioni di dollari, da Stheby's l'opera ha battuto il precedente record d'asta dell'artista, pari a 34,9 milioni di dollari (Diego y yo, 1949), stabilito da Sotheby's New York nel 2021. Una grande aggiudicazione che ha battuto anche il record per un'artista donna all'asta, superando i 44,4 milioni di dollari raggiunti da Georgia O'Keeffe con Jimson Weed/White Flower No. 1 nel 2014. 

La forza visionaria del dipinto nasce dall’intreccio drammatico che segnò la vita dell’artista in quell’anno: la perdita di Trotzki, il divorzio e il successivo riavvicinamento con Diego Rivera. La scena mostra l’artista sdraiata su un letto sospeso nel vuoto, avvolta da rampicanti e sotto la minaccia di uno scheletro armato di dinamite. Non c’è distanza tra vita e morte: il sonno diventa un territorio instabile, un ponte che non assicura alcun ritorno. 

 

5. Mark Rothko, «No. 31 (Yellow Stripe)», 1958

Venduto per: 62,2 milioni di dollari

Un color field su fondo giallo e squilli rossi e arancio, venduto da Christie's durante l'asta Robert e Patricia Ross Weiss il 17 novembre. Ha ottenuto il miglior risultato della serata, venduto per un prezzo di aggiudicazione di 53,5 milioni di dollari su una stima di 50 milioni. Il primo dell'anno a superare la fatidica soglia.

4. Vincent van Gogh, «Piles de romans parisiens et roses dans une verre (Romans parisiens)», 1888

Venduto per: 62,7 milioni di dollari

Alcuni aperti, alcuni chiusi; allineati in modo asimmetrico, in bilico gli uni sugli altri; in pile scomposte se non franate, slavine di lettere arginate da dorsi e copertine, rilegature più o meno precise, più o meno colorate. Sceglie di ritrarli proprio così, i suoi libri, Vincent van Gogh, nelle nove nature morte a tema letterario arrivate fino a noi. 

Una di queste è stata la stella dell’ultima serata di vendite di Sotheby’s nella settimana delle aste di novembre, iniziata con le 13 opere provenienti dalla collezione dei collezionisti Cindy e Jay Pritzker di Chicago, che hanno totalizzato complessivamente 109,5 milioni di dollari, di cui l'opera faceva parte. 

Il dipinto ha quasi raddoppiato il precedente record per un’opera del periodo parigino dell’artista, che era stato stabilito nel 2024 con 33,2 milioni di dollari per «Angolo di un giardino con farfalle», datato 1887. Si ritiene che l’opera raffiguri una stanza nell’appartamento del fratello di van Gogh, Theo, con cui l’artista visse per un periodo.

3. Gustav Klimt, «Waldabhang bei Unterach am Attersee (Forest Slope in Unterach on the Attersee)», 1916

Venduto per: 68,3 milioni di dollari

L’ultima opera di Klimt presentata da Sotheby’s il 18 novembre, nell’ambito della vendita della collezione Leonard A. Lauder, è stata aggiudicata per 61 milioni di dollari, quindi al di sotto della stima di 70 milioni. Nonostante ciò, l’opera ha un significato speciale sia per Lauder sia per Klimt. Si tratta del primo lavoro dell’artista acquistato da Lauder e dell’ultimo paesaggio realizzato da Klimt, nel 1916, durante la sua ultima estate sul lago Attersee.

2. Gustav Klimt, «Blumenwiese (Blooming Meadow)», 1908

Venduto per: 86 milioni di dollari

Il paesaggio del 1908, offerto sempre nell’ambito della vendita della collezione Leonard A. Lauder, fu realizzato durante una delle estati che l’artista trascorse al lago Attersee in Austria. Considerato uno dei paesaggi più innovativi di Klimt per via della tela quadrata e del suo campo cromatico simile a un mosaico, il dipinto ha raggiunto gli 86 milioni di dollari, il secondo prezzo più alto per un paesaggio dell’artista. Il record resta a «Birch Forest», venduto per 104,5 milioni di dollari nel 2022.

1. Gustav Klimt, «Bildnis Elisabeth Lederer (Portrait of Elisabeth Lederer)», 1914-16

Venduto per: 236,4 milioni di dollari

Il brusio di un anno difficile spazzato via da un colpo di martello. Un colpo secco, che da una sala d'asta di New York si propaga in ogni stanza dell'arte mondiale, consegnando un messaggio chiaro: le grandi aggiudicazioni sono tornate. Il «Ritratto di Elisabeth Lederer» (1914) di Gustav Klimt, dopo una contesa di venti minuti tra sei bidder, è diventato la seconda opera più cara di sempre, la più preziosa tra quelle moderne. 

Con i 236,36 milioni di dollari necessari per aggiudicarsela, Sotheby's a New York, il 18 novembre, scrive un pezzo di storia del mercato dell'arte. Ma soprattutto della sua. Il dipinto, che ritrae la giovane figlia di Serena Lederer, tra le più importanti mecenati dell'autore, è infatti la migliore aggiudicazione di sempre per la maison. Mai apparso prima sul mercato libero, il dipinto era stimato oltre 150 milioni di dollari. La sua vendita segna un debutto memorabile per la casa d'aste, per la prima volta in scena nella nuova sede del Breuer Building, ex sede del Whitney Museum.

L'opera potrebbe entrare presto a far parte della collezione di un museo. Anche se manco l'ufficialità, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, è stato indicato come acquirente dell'opera. La destinazione potrebbe dunque essere quella del Museo Nazionale Zayed, recentemente inaugurato ad Abu Dhabi.

Davide Landoni, 18 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Una clientela sempre più ampia e trasversale ha consentito alla maison di registrare miglioramenti in tutti i segmenti. Quanto all'arte visiva, i protagonisti sono stati Rothko e Canaletto

L'arte visiva, il design e il luxury tra i settori trainanti della maison, che grazie all'espansione geografica e al rinnovamento delle sedi principali sembra aver aperto un nuovo capitolo della sua storia

Situato in un edificio storico completamente rinnovato, l'albergo ospita una collezione di opere d'arte che spazia da Alberto Giacometti a Philip Guston, da Louise Bourgeois a Nicolas Party

Nel suo nuovo libro «Vero, Falso, Fake. Credenze, errori e falsità nel mondo dell'arte» (Giunti, 2025), l'autore si interroga, attraverso episodi e casi eclatanti, sullo sfumato confine tra vero e falso che l'arte sembra abitare

Le opere d’arte più costose vendute in asta nel 2025 | Davide Landoni

Le opere d’arte più costose vendute in asta nel 2025 | Davide Landoni