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L’allestimento della sezione dedicata alle ceramiche attiche e magnogreche alle Gallerie d’Italia-Napoli

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L’allestimento della sezione dedicata alle ceramiche attiche e magnogreche alle Gallerie d’Italia-Napoli

Le opere di Alexi Worth risuonano nelle antiche argille della Collezione Caputi

Il progetto alle Gallerie d’Italia-Napoli si fonda sull’idea che i vasi attici e magnogreci custodiscano messaggi capaci di attraversare i secoli, mantenendo intatta la loro forza espressiva

Riccardo Deni

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Esposta in modo permanente dal 2022 al secondo piano delle Gallerie d’Italia-Napoli, la Collezione Caputi di vasi attici e magnogreci torna al centro di un nuovo progetto espositivo che ne rinnova la lettura. Dopo un ciclo triennale di confronti con reperti archeologici provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la raccolta si apre ora al dialogo con l’arte contemporanea.

Dal 3 aprile al 5 luglio 2026, le ceramiche antiche saranno affiancate alle opere dell’artista americano Alexi Worth (New York, 1964), in una mostra che mette in relazione tempi, linguaggi e sensibilità apparentemente distanti. Il progetto, curato da Silvia Gaspardo Moro e Richard Neer, si fonda sull’idea che le antiche argille custodiscano messaggi capaci di attraversare i secoli, mantenendo intatta la loro forza espressiva.

Le opere di Worth entrano nello spazio museale non come semplice contrappunto, ma come strumenti di risonanza visiva e concettuale: il corpo, il gesto e la costruzione dell’immagine diventano territori condivisi, in cui il passato archeologico si riflette nel presente artistico. Il dialogo che ne nasce sottolinea la dimensione atemporale della ceramica figurata e ne riafferma l’universalità, offrendo al pubblico una lettura trasversale e dinamica del patrimonio antico.

Riccardo Deni, 29 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

Le opere di Alexi Worth risuonano nelle antiche argille della Collezione Caputi | Riccardo Deni

Le opere di Alexi Worth risuonano nelle antiche argille della Collezione Caputi | Riccardo Deni